Catecumenato nella chiesa antica (da Ottorino Pasquato)
da Ottorino Pasquato, Una nuova interpretazione del catecumenato antico, in G. M. Vian (a cura di), Storia del cristianesimo. Bilanci e questioni aperte, LEV, Città del Vaticano, p. 133
Contrariamente ad un’opinione diffusa, si può dimostrare storicamente che nella Chiesa antica il cammino di preparazione degli adulti al battesimo non è denominato catecumenato sebbene il termine “catechesi”, “catecumeno” s’incontrino con frequenza. Solo dal periodo del rinascimento s’incontra il termine “catecumenato” in riferimento all’iniziazione al battesimo nella Chiesa antica. Il richiamo al vocabolario non è di poco conto, poiché rinvia ad una realtà oggettiva importante, come ha rilevato uno specialista in materia, Michel Dujarier: «la conversione dei convertiti non è mai stata percepita in quanto proveniente da una particolare istituzione, e, ancor meno, da una organizzazione marginale. È, in realtà, nel suo proprio seno, che la Chiesa-Madre ha sempre esercitato la sua maternità. La crescita della fede non si opera in vitro. Essa è l’opera di tutta la comunità che propone la Buona Novella, forma i nuovi credenti e li accoglie nella propria vita».
Contrariamente ad un’opinione diffusa, si può dimostrare storicamente che nella Chiesa antica il cammino di preparazione degli adulti al battesimo non è denominato catecumenato sebbene il termine “catechesi”, “catecumeno” s’incontrino con frequenza. Solo dal periodo del rinascimento s’incontra il termine “catecumenato” in riferimento all’iniziazione al battesimo nella Chiesa antica. Il richiamo al vocabolario non è di poco conto, poiché rinvia ad una realtà oggettiva importante, come ha rilevato uno specialista in materia, Michel Dujarier: «la conversione dei convertiti non è mai stata percepita in quanto proveniente da una particolare istituzione, e, ancor meno, da una organizzazione marginale. È, in realtà, nel suo proprio seno, che la Chiesa-Madre ha sempre esercitato la sua maternità. La crescita della fede non si opera in vitro. Essa è l’opera di tutta la comunità che propone la Buona Novella, forma i nuovi credenti e li accoglie nella propria vita».