Identificarsi con l’autore e con il libro (da E. M. Cioran citato da Roberto Vognolo)
da Roberto Vignolo, Relazione La Parola che nutre e vivifica l’impegno pastorale della Chiesa. Bibbia, persona e relazioni per una pastorale integrata, tenuta per il Laboratorio Biblico organizzato dalla CEI, in Roma, il 22 aprile 2009
La precomprensione del lettore, anche a prezzo di pregiudicarsi, non può fare a meno di un transfert sull’autore e sui personaggi. Il transfert è sempre autoproiettivo, quindi pericoloso, esposto al narcisismo (ma più pericoloso ancora è non averne, dal momento che solo il narcisista duro e puro non ha transfert) (1).
«Mi piace leggere come una portinaia: identificarmi con l'autore e con il libro. Ogni altro atteggiamento mi fa pensare al sezionatore di cadaveri» (E. M. CIORAN).
(1) M. C. LEVORATO, Le emozioni della lettura, Il Mulino Bologna 2000.
La precomprensione del lettore, anche a prezzo di pregiudicarsi, non può fare a meno di un transfert sull’autore e sui personaggi. Il transfert è sempre autoproiettivo, quindi pericoloso, esposto al narcisismo (ma più pericoloso ancora è non averne, dal momento che solo il narcisista duro e puro non ha transfert) (1).
«Mi piace leggere come una portinaia: identificarmi con l'autore e con il libro. Ogni altro atteggiamento mi fa pensare al sezionatore di cadaveri» (E. M. CIORAN).
(1) M. C. LEVORATO, Le emozioni della lettura, Il Mulino Bologna 2000.