Sono in debito verso tutti (Rm 1,14): universalità della predicazione (da Giovanni Crisostomo e Origene)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 29 /07 /2009 - 11:58 am | Permalink | Homepage
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da Giovanni Crisostomo, Discorsi Panegirici su san Paolo, I, 5.11.13

Noè si salvò con i figli soltanto, Paolo, mentre il mondo era colpito da un cataclisma molto più tremendo, componendo le epistole invece di mettere insieme tavole, strappò ai flutti non due, tre, cinque consanguinei, ma tutto il mondo che stava per andare a fondo. La sua arca infatti non era tale da circolare in un solo luogo, ma raggiunse i confini della terra….La casa di Giobbe era aperta ad ogni viandante, l’anima di Paolo era spalancata a tutto il mondo e accoglieva popoli interi... Mosè si affaticava per un solo popolo, Paolo per tutto il mondo… intento a rimettere in ordine non solo la terra abitata, ma anche quella inabitata, non solo la Grecia, ma anche i barbari.

da Origene, Omelie sulla Gen. X, 2 e Omelie sulla Gen. XIII, 4
(commentando il brano di Rebecca che accoglie il servo di Isacco al pozzo e disseta lui ed i suoi cammelli)

Accoglie la parola dei profeti colui che sa attingere l’acqua dal profondo del pozzo, e che la sa attingere a tal punto che essa basta anche a quelli che sembrano senza ragione e sviati - di essi sono figura i cammelli - tanto da poter dire egli stesso: Sono debitore ai sapienti e agli ignoranti.

Se dunque anche voi che oggi ascoltate queste cose, le accogliete con fede, anche in voi opera Isacco, purifica i vostri cuori dai sentimenti terreni, e vedendo che nelle Sacre Scritture sono nascosti questi così grandi misteri, progredite nell’intelligenza, progredite nei sensi spirituali. Anche voi incomincerete ad essere maestri, e da voi procederanno fiumi d’acqua viva… Scaviamo fino al punto che le acque del pozzo trabocchino nelle piazze, in modo che non solo la scienza delle Scritture basti a noi, ma insegniamo ed ammaestriamo altri, affinché bevano gli uomini e bevano anche gli animali. Ascoltino i saggi, ascoltino i semplici: infatti il dottore della Chiesa è debitore ai sapienti e agli ignoranti.