Invidia (da Alberto Magno)
da Alberto Magno, Politica 8,6, citato in Allegro G. – Russino G., Introduzione ad Alberto Magno, Tenebra luminosissima. Commento alla teologia Mistica di Dionigi Areopagita, Officina di Studi Medievali, Palermo, 2007, p. 29
A conforto della loro incapacità, negli scritti degli altri non vanno cercando che difetti... tali esseri (scientificamente inoperosi e retrogradi) hanno ucciso Socrate e cacciato in esilio Platone. Nell’organismo della comunità scientifica essi sono ciò che nel corpo umano è il fegato. Come la bile, che esce dal fegato, amareggia tutto il corpo, così anche nella vita scientifica vi sono certi uomini acerbi e pieni di bile, che amareggiano e inaspriscono la vita degli altri, rendendo loro impossibile il cercare la verità mediante un lavoro comune e fecondo.
A conforto della loro incapacità, negli scritti degli altri non vanno cercando che difetti... tali esseri (scientificamente inoperosi e retrogradi) hanno ucciso Socrate e cacciato in esilio Platone. Nell’organismo della comunità scientifica essi sono ciò che nel corpo umano è il fegato. Come la bile, che esce dal fegato, amareggia tutto il corpo, così anche nella vita scientifica vi sono certi uomini acerbi e pieni di bile, che amareggiano e inaspriscono la vita degli altri, rendendo loro impossibile il cercare la verità mediante un lavoro comune e fecondo.