Dimensione religiosa del bambino (da Maria Montessori)
da Fabio Narcisi, Comunicare la fede ai bambini. Pastorale battesimale ed educazione religiosa in famiglia, Edizioni Paoline, Milano, 2009, p. 140 che rimanda a Maria Montessori, L’autoeducazione, Garzanti, Milano, 2007, p. 310.
Maria Montessori rimaneva [...] colpita dall’esistenza di un sentimento religioso in bambini che non avevano ricevuto alcuna formazione in questo campo, o che addirittura provenivano da famiglie atee. È il caso di un suo allievo di 7 anni cui un amico di famiglia, vedendolo particolarmente sveglio, provò a descrivere l’evoluzione secondo i principi di Darwin. Il bambino seguì con attenzione il discorso e poi domandò: Ebbene, l’uomo viene dalla scimmia e questa da un altro animale e così via: ma il primo da chi viene? La risposta che ricevette fu: Il primo si è formato a caso. Allora il bambino scoppiò in una gran risata e disse concitato: Ma senti che grande sciocchezza: la vita si forma per caso! Questo è impossibile. Alla madre che gli domandò come allora si forma la vita, il bambino rispose con convinzione: È Dio.
Maria Montessori rimaneva [...] colpita dall’esistenza di un sentimento religioso in bambini che non avevano ricevuto alcuna formazione in questo campo, o che addirittura provenivano da famiglie atee. È il caso di un suo allievo di 7 anni cui un amico di famiglia, vedendolo particolarmente sveglio, provò a descrivere l’evoluzione secondo i principi di Darwin. Il bambino seguì con attenzione il discorso e poi domandò: Ebbene, l’uomo viene dalla scimmia e questa da un altro animale e così via: ma il primo da chi viene? La risposta che ricevette fu: Il primo si è formato a caso. Allora il bambino scoppiò in una gran risata e disse concitato: Ma senti che grande sciocchezza: la vita si forma per caso! Questo è impossibile. Alla madre che gli domandò come allora si forma la vita, il bambino rispose con convinzione: È Dio.