Polemica antiebraica dei primi secoli del cristianesimo (da Giorgio Otranto)
dall’articolo di Giorgio Otranto, Una nuova edizione dell'«Adversus Iudeos» dello Pseudo Cipriano. La vera battaglia del II e del III secolo, da L’Osservatore Romano del 10/7/2009
Le radici ebraiche del cristianesimo erano così profonde che ogni tentativo di definire la nuova religione comportava un confronto con l'ebraismo. Di qui il rapido sviluppo di una ricca produzione letteraria antiebraica, che si è espressa attraverso vari generi letterari: il dialogus (Giustino, Evagrio), l'epistola (Barbara), il tractatus (Tertulliano, Ammonio Sacca, Agostino), i testimonia (Cipriano, Pseudo Gregorio di Nissa), l'apologia (Milziade, Apollinare di Gerapoli), l'homilia (Afraate, Efrem), il sermo (Giovanni Crisostomo).
Le radici ebraiche del cristianesimo erano così profonde che ogni tentativo di definire la nuova religione comportava un confronto con l'ebraismo. Di qui il rapido sviluppo di una ricca produzione letteraria antiebraica, che si è espressa attraverso vari generi letterari: il dialogus (Giustino, Evagrio), l'epistola (Barbara), il tractatus (Tertulliano, Ammonio Sacca, Agostino), i testimonia (Cipriano, Pseudo Gregorio di Nissa), l'apologia (Milziade, Apollinare di Gerapoli), l'homilia (Afraate, Efrem), il sermo (Giovanni Crisostomo).