Predicazione - ai Britanni - che passa attraverso i cuori (da Gregorio Magno)
da Gregorio Magno, Moralia, 21/862
Quando la predicazione scende come pioggia dalle nubi, quando sfolgora coi miracoli, anche le estremità del mondo si convertono all’amore di Dio... Infatti Dio onnipotente col lampeggiare delle nubi mistiche ha ricoperto le distese dei mari, poiché cogli splendidi miracoli dei predicatori ha portato la fede fino alle estremità del mondo.
Ecco, ormai è penetrato nei cuori di quasi tutte le genti, ecco, ha congiunto in unità di fede le terre d’oriente e d’occidente; ecco, la lingua della Britannia, che non sapeva far altro che gridare suoni barbarici, già da tempo ha imparato a cantare nelle lodi divine l’alleluia ebraico.
Ecco, l’Oceano, una volta tempestoso, si è sottomesso e serve ai piedi dei Santi; i suoi barbari fieri, che i principi terreni non poterono dominare colla spada, si lasciano avvincere nel timor di Dio dalle semplici parole dei sacerdoti, e chi da pagano non aveva mai temuti gli eserciti in battaglia, adesso, divenuto credente, teme la lingua di poveri uomini.
Quando la predicazione scende come pioggia dalle nubi, quando sfolgora coi miracoli, anche le estremità del mondo si convertono all’amore di Dio... Infatti Dio onnipotente col lampeggiare delle nubi mistiche ha ricoperto le distese dei mari, poiché cogli splendidi miracoli dei predicatori ha portato la fede fino alle estremità del mondo.
Ecco, ormai è penetrato nei cuori di quasi tutte le genti, ecco, ha congiunto in unità di fede le terre d’oriente e d’occidente; ecco, la lingua della Britannia, che non sapeva far altro che gridare suoni barbarici, già da tempo ha imparato a cantare nelle lodi divine l’alleluia ebraico.
Ecco, l’Oceano, una volta tempestoso, si è sottomesso e serve ai piedi dei Santi; i suoi barbari fieri, che i principi terreni non poterono dominare colla spada, si lasciano avvincere nel timor di Dio dalle semplici parole dei sacerdoti, e chi da pagano non aveva mai temuti gli eserciti in battaglia, adesso, divenuto credente, teme la lingua di poveri uomini.