Carità in Duns Scoto (da papa Benedetto XVI)
Dalla lettera apostolica di Benedetto XVI in occasione del VII centenario della morte del beato Giovanni Duns Scoto
Fedele discepolo di san Francesco d'Assisi, il beato Giovanni [Duns Scoto] contemplò e predicò assiduamente l'incarnazione e la passione salvifica del Figlio di Dio. Ma la carità o l'amore di Cristo si manifesta in modo speciale non soltanto sul Calvario, ma anche nel santissimo sacramento dell'Eucarestia, senza il quale "scomparirebbe ogni pietà nella Chiesa, né si potrebbe - se non attraverso la venerazione del medesimo sacramento - tributare a Dio il culto di latria" (Duns Scoto, Rep. IV d.8 q.1 n.3; ed. Vives XXIV 9-10).
Questo sacramento inoltre è sacramento di unità e di amore; per mezzo di esso siamo indotti ad amarci scambievolmente e ad amare Dio come bene comune e da essere coamato dagli altri.
E come quest'amore, questa carità, fu l'inizio di tutto, così anche nell'amore e nella carità soltanto sarà la nostra beatitudine: "Il volere oppure la volontà amorevole è semplicemente la vita eterna, beata e perfetta" (Duns Scoto, Rep. IV d.49 q.2 n.21; ed. Vives XXIV 630 a).
Fedele discepolo di san Francesco d'Assisi, il beato Giovanni [Duns Scoto] contemplò e predicò assiduamente l'incarnazione e la passione salvifica del Figlio di Dio. Ma la carità o l'amore di Cristo si manifesta in modo speciale non soltanto sul Calvario, ma anche nel santissimo sacramento dell'Eucarestia, senza il quale "scomparirebbe ogni pietà nella Chiesa, né si potrebbe - se non attraverso la venerazione del medesimo sacramento - tributare a Dio il culto di latria" (Duns Scoto, Rep. IV d.8 q.1 n.3; ed. Vives XXIV 9-10).
Questo sacramento inoltre è sacramento di unità e di amore; per mezzo di esso siamo indotti ad amarci scambievolmente e ad amare Dio come bene comune e da essere coamato dagli altri.
E come quest'amore, questa carità, fu l'inizio di tutto, così anche nell'amore e nella carità soltanto sarà la nostra beatitudine: "Il volere oppure la volontà amorevole è semplicemente la vita eterna, beata e perfetta" (Duns Scoto, Rep. IV d.49 q.2 n.21; ed. Vives XXIV 630 a).