Chiesa madre (da Metodio di Olimpo e Cipriano di Cartagine)
da La verginità (o Simposio), di Metodio di Olimpo, città della Licia, morto martire in Eubea nel 311
La Chiesa è incinta e nelle doglie del parto fino a che il Cristo generato in noi sia formato, affinché ciascuno dei santi nasca come Cristo attraverso la sua partecipazione al Cristo (Discorso VIII, 8)
[Coloro che più chiaramente hanno gustato la verità] sono capaci di ricevere in loro il seme puro e fecondo e di collaborare, come aiutanti della predicazione, alla redenzione degli altri. Coloro, però, che sono ancora imperfetti e non sono che debuttanti nella dottrina, sono portati dai perfetti e sono formati come in un corpo materno, sino a quando essi nascano alla vita e siano formati alla grandezza e alla bellezza della virtù. Costoro, in seguito, si trasformeranno a loro volta in Chiesa e opereranno allora alla nascita e all’educazione di altri figli, realizzando nel loro seno, come in un corpo materno, la volontà pura di Dio (Discorso III, 8).
da L’unità della Chiesa cattolica di san Cipriano di Cartagine, 5
Una sola è la Chiesa che, per la sua fecondità sempre crescente, abbraccia una moltitudine sempre più grande […] uno infatti è il principio, una l’origine, e una la madre della fecondità, strabocchevole di frutti: dal suo grembo nasciamo, del suo latte ci nutriamo, dal suo spirito siamo animati. Non sarà mai adultera la sposa di Cristo, è incorruttibile e pura. Conosce una sola casa, custodisce con casto pudore la santità di un solo talamo. Essa ci custodisce per Dio, essa destina al regno i figli che ha generato […] Non può avere Dio per Padre chi non ha la Chiesa per madre.
La Chiesa è incinta e nelle doglie del parto fino a che il Cristo generato in noi sia formato, affinché ciascuno dei santi nasca come Cristo attraverso la sua partecipazione al Cristo (Discorso VIII, 8)
[Coloro che più chiaramente hanno gustato la verità] sono capaci di ricevere in loro il seme puro e fecondo e di collaborare, come aiutanti della predicazione, alla redenzione degli altri. Coloro, però, che sono ancora imperfetti e non sono che debuttanti nella dottrina, sono portati dai perfetti e sono formati come in un corpo materno, sino a quando essi nascano alla vita e siano formati alla grandezza e alla bellezza della virtù. Costoro, in seguito, si trasformeranno a loro volta in Chiesa e opereranno allora alla nascita e all’educazione di altri figli, realizzando nel loro seno, come in un corpo materno, la volontà pura di Dio (Discorso III, 8).
da L’unità della Chiesa cattolica di san Cipriano di Cartagine, 5
Una sola è la Chiesa che, per la sua fecondità sempre crescente, abbraccia una moltitudine sempre più grande […] uno infatti è il principio, una l’origine, e una la madre della fecondità, strabocchevole di frutti: dal suo grembo nasciamo, del suo latte ci nutriamo, dal suo spirito siamo animati. Non sarà mai adultera la sposa di Cristo, è incorruttibile e pura. Conosce una sola casa, custodisce con casto pudore la santità di un solo talamo. Essa ci custodisce per Dio, essa destina al regno i figli che ha generato […] Non può avere Dio per Padre chi non ha la Chiesa per madre.