Leggere la Bibbia: da quale vangelo cominciare? Marco, ma anche Luca (da Albert Vanhoye)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 21 /09 /2008 - 23:18 pm | Permalink | Homepage
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(dall’intervista rilasciata dal cardinal Albert Vanhoye all’agenzia stampa Zenit il 19 settembre 2008)

Intervistatore: Che itinerario suggerirebbe ad un fedele che vuol conoscere meglio la Parola di Dio?

Card. Vanhoye: È chiaro che per un cristiano bisogna cominciare col Vangelo. Prendere un Vangelo, approfondirlo nella meditazione, nella preghiera, applicarlo alla propria vita. Questa è la prima cosa essenziale. Ma il Vangelo stesso rimanda all'Antico Testamento. Gesù è il messia promesso. Quindi è utile leggere i testi profetici, specialmente quelli che sono messianici. Per la preghiera i salmi sono utili, però bisogna dire che non hanno sempre lo spirito evangelico. Quindi bisogna fare una distinzione. Alcuni salmi sono pieni di imprecazioni contro i nemici, sono molto lontani dal precetto di Gesù di amare i nemici e di pregare per loro. È chiaro che per un fedele è necessario essere aiutato da sussidi, che presentino i testi e li mettano alla portata della loro intelligenza, della loro capacità di capire e di vivere. Poi tra i Vangeli naturalmente c'è una differenza tra i sinottici e il Vangelo di Giovanni. Il Vangelo più interessante a prima vista per un fedele è quello di Marco che è molto vivace, che racconta i miracoli in maniera dettagliata, ecc. Il Vangelo di Matteo ci dà un insegnamento più ricco e quindi bisogna sempre ritornare ad esso per essere riempiti di spirito evangelico. D'altra parte, il Vangelo di Giovanni approfondisce la fede in maniera meravigliosa. Bisogna meditare veramente il Vangelo di Giovanni, accoglierlo con spirito di fede e di amore per il Signore. Anche Luca è molto interessante. È il Vangelo del discepolo. Sarebbe possibile cominciare anche col Vangelo di Luca che si interessa di più della relazione del discepolo con il Signore Gesù. I grandi discorsi di Matteo sono spezzettati nel Vangelo di Luca. Le beatitudini invece di essere espresse in terza persona, sono rivolte direttamente ai discepoli: "Beati voi i poveri". Questo è un esempio. Poi Luca si rapporta con Gesù in maniera molto delicata, specialmente nel racconto della Passione. Lì si vede benissimo il suo amore delicato per il Signore; il suo attenuare le cose più crudeli, più offensive.