L’ortoprassi è un vicolo cieco (da François Varillon)
(da Un chrétien devant les grandes religions, pp. 33-34, citato in Traversate di un credente, Jaca, Milano, pp. 86-87)
Il pragmatismo è un altro vicolo cieco. È interamente racchiuso in questo detto di William James «Il vero è l'utile». Il criterio della verità sarebbe il successo, l'efficacia. Un certo numero di giovani e di ragazze si rivolgono oggi verso l'induismo, cercando un'efficacia che non trovano in ciò che chiamano la tradizione occidentale cristiana.
Per il pragmatismo, l'idea più giusta è l'idea più efficace. Conta solo l'azione, perché l'azione è efficace; di suo, il pensiero non è efficace, è soltanto uno strumento a servizio dell'azione. Domanda: fra tutte le religioni, qual è quella che riesce nel modo più efficace a consolare l'uomo delle miserie della vita, a fargli aspettare in pace la conclusione del suo pellegrinaggio terreno? Quella è la vera religione, vera perché efficace.
Notiamo che, nel pragmatismo, vi è qualcosa di giusto. È fondamentale che la verità sia efficace, che porti frutti visibili, tangibili. Il Vangelo afferma che l'albero va giudicato dai frutti (Matteo 7,26 c 20).
Ma, quando si va in cerca di un risultato, bisogna valutarlo. Quali frutti? Quali risultati? Voi dite che una certa religione porta dei frutti di consolazione. Ma il frutto di una religione è consolare? Quale consolazione? Che cosa cercate nell'atto di fede? Non state andando verso una religione che vi culli e vi addormenti, e sia magari oppio dei popoli?..
Quando l’utile è il criterio del vero, nulla può impedire all’uomo di darsi alla violenza...
Il criterio dell’utile porta alla propaganda. La propaganda, confusa con l’apostolato. La propaganda, in cui ci si serve della verità invece che servirla. La verità non è più rispettata come tale.
Il pragmatismo è un altro vicolo cieco. È interamente racchiuso in questo detto di William James «Il vero è l'utile». Il criterio della verità sarebbe il successo, l'efficacia. Un certo numero di giovani e di ragazze si rivolgono oggi verso l'induismo, cercando un'efficacia che non trovano in ciò che chiamano la tradizione occidentale cristiana.
Per il pragmatismo, l'idea più giusta è l'idea più efficace. Conta solo l'azione, perché l'azione è efficace; di suo, il pensiero non è efficace, è soltanto uno strumento a servizio dell'azione. Domanda: fra tutte le religioni, qual è quella che riesce nel modo più efficace a consolare l'uomo delle miserie della vita, a fargli aspettare in pace la conclusione del suo pellegrinaggio terreno? Quella è la vera religione, vera perché efficace.
Notiamo che, nel pragmatismo, vi è qualcosa di giusto. È fondamentale che la verità sia efficace, che porti frutti visibili, tangibili. Il Vangelo afferma che l'albero va giudicato dai frutti (Matteo 7,26 c 20).
Ma, quando si va in cerca di un risultato, bisogna valutarlo. Quali frutti? Quali risultati? Voi dite che una certa religione porta dei frutti di consolazione. Ma il frutto di una religione è consolare? Quale consolazione? Che cosa cercate nell'atto di fede? Non state andando verso una religione che vi culli e vi addormenti, e sia magari oppio dei popoli?..
Quando l’utile è il criterio del vero, nulla può impedire all’uomo di darsi alla violenza...
Il criterio dell’utile porta alla propaganda. La propaganda, confusa con l’apostolato. La propaganda, in cui ci si serve della verità invece che servirla. La verità non è più rispettata come tale.