Far risplendere la verità, senza alcun altro scopo (da Romano Guardini)
Da R.Guardini, Appunti per un’autobiografia, Morcelliana, Brescia, 1986, p.143.
Ciò che avevo inteso fare, fin dall’inizio, prima per istinto, poi sempre più coscientemente, era portare a risplendere la verità. La verità è una potenza; ma soltanto quando non si esige da essa alcun effetto immediato, bensì si ha pazienza e si fa conto sui tempi lunghi –ancor meglio quando in assoluto non si pensa agli effetti, ma la si vuole illustrare per se stessa, per amore della sua grandezza sacra e divina. La rivelazione dice appunto: “Dio è luce” (Gv 1, 5); la luce è più che la verità; ma questa eccedenza sta appunto nella sua direzione, cosicché l’annuncio che fa risplendere la verità sacra le apre la porta. Soltanto, come dissi, si deve pazientare, qui non dovrebbero contare i mesi e neppure gli anni. E non bisogna avere alcuna mira particolare; se mai lo potrà essere, proprio questa assenza di propositi particolari è la forza più grande. È ciò che io stesso ho sperimentato. Parecchie volte, specialmente negli ultimi anni, ebbi la sensazione che la verità mi stesse dinanzi come un essere concreto.
Ciò che avevo inteso fare, fin dall’inizio, prima per istinto, poi sempre più coscientemente, era portare a risplendere la verità. La verità è una potenza; ma soltanto quando non si esige da essa alcun effetto immediato, bensì si ha pazienza e si fa conto sui tempi lunghi –ancor meglio quando in assoluto non si pensa agli effetti, ma la si vuole illustrare per se stessa, per amore della sua grandezza sacra e divina. La rivelazione dice appunto: “Dio è luce” (Gv 1, 5); la luce è più che la verità; ma questa eccedenza sta appunto nella sua direzione, cosicché l’annuncio che fa risplendere la verità sacra le apre la porta. Soltanto, come dissi, si deve pazientare, qui non dovrebbero contare i mesi e neppure gli anni. E non bisogna avere alcuna mira particolare; se mai lo potrà essere, proprio questa assenza di propositi particolari è la forza più grande. È ciò che io stesso ho sperimentato. Parecchie volte, specialmente negli ultimi anni, ebbi la sensazione che la verità mi stesse dinanzi come un essere concreto.