Scelgo io il modo in cui bruciare. Il vero danno è fatto da quei milioni di persone che vogliono "sopravvivere" (apocrifo da Sophie Scholl, decapitata dai nazisti)
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da Sophie Scholl, decapitata dai nazisti il 22 febbraio 1943 a 21 anni. Il testo, universalmente attribuito a Sophie Scholl, è probabilmente un ‘apocrifo’ rielaborato dal cristianista Richard Dahlstrom e pubblicato in apertura del quarto capitolo di “O2: Breathing New Life Into Faith” (2008)
Il vero danno è fatto da quei milioni di persone che vogliono "sopravvivere". Gli uomini onesti che vogliono solo essere lasciati in pace. Quelli che non vogliono che la loro piccola vita sia disturbata da qualcosa di più grande di loro stessi. Quelli che non prendono posizione né sposano cause. Chi non misura le proprie forze, per paura di entrare in conflitto con le proprie debolezze. Chi non ama agitare le acque o farsi nemici. Coloro per cui la libertà, l'onore, la verità e i principi sono solo teorie. Quelli che vivono in sordina, si accoppiano in sordina, muoiono in sordina. È l'approccio riduzionista alla vita: se vivi “in piccolo”, avrai tutto sotto controllo. Se non fai rumore, l'uomo nero non ti troverà. Ma è tutta un'illusione, perché anche loro muoiono, quelle persone che avvolgono il loro spirito in piccole palline per essere al sicuro. Al sicuro? Da cosa? La vita è sempre sull'orlo della morte; le strade strette conducono allo stesso luogo dei viali larghi, e una candela debole si spegne proprio come una torcia fiammante. Scelgo io il modo in cui bruciare.