La Chiesa è un ospedale da campo: «La Chiesa di Dio è un mercato spirituale e un deposito di medicine per l’anima» (da san Giovanni Cristostomo in una relazione di mons. Semeraro)
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Dalla relazione tenuta da mons. Marcello Semeraro per il Convegno Nazionale su La teologia della tenerezza in Papa FrancescoAssisi – Domus Pacis, 15 settembre 2018, dal titolo La Chiesa della tenerezza in papa Francesco, disponibile on-line al link: http://www.diocesidialbano.it/wp-content/uploads/sites/2/2018/09/Conferenza-Assisi_Chiesa-della-Tenerezza.pdf
Per il Crisostomo, dunque, si vedrà anzitutto l’Omelia con la quale egli annuncia ai fedeli l’inizio della Santa Quaresima. Mentre si rallegra con i numerosi presenti desiderosi di trovare una guarigione per le proprie infermità, il vescovo dichiara che «la Chiesa è una specie di ospedale per la medicina spirituale» (iatreîon pneumatikόn); è «il luogo del rimedio e non quello del giudizio, il luogo del perdono delle colpe e non quello della loro punizione». Proprio per questo è necessario che «quanti vengono [alla Chiesa] non ritornino nella propria casa senza aver preso le medicine necessarie e averle spalmate sulle proprie ferite».20 20 In Gen. Hom. 1, 1: PG 53, 22.
L’altro passaggio, sempre di Giovanni Crisostomo, si trova nell’Omelia XXXII sul cap. 12 della Genesi. Il termine usato è ancora iatreion e sono ripresi gli stessi annunci, ma in forma più ampia. Vale la pena riportare il testo: La Chiesa di Dio è un mercato spirituale e un deposito di medicine per l’anima (iatreîon psycôn): noi dobbiamo quindi, imitando quanti frequentano i mercati, non allontanarci da qui se non dopo avere fatto numerosi acquisti; oppure, come quelli che sono accorsi all’ospedale (iatreîon) non andarsene via senza le medicine appropriate per guarire dalle diverse malattie. In realtà noi non ci riuniamo ogni giorno per avere semplicemente la gioia di ritrovarci insieme, ma per ricevere una istruzione di salvezza e conseguire la medicina specifica appropriata alla nostra condizione, prima di tornarcene nelle nostre case.21 21 In Gen. Hom. 32,1: PG 53, 293.