Formazione dei seminaristi (da Benedetto XVI)
Dall’omelia di papa Benedetto XVI nella celebrazione dei primi vespri della Festa della Madonna della Fiducia, l’1/2/2008, presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore
Cari seminaristi, questi anni di formazione costituiscono un tempo importante per prepararvi all’esaltante missione a cui il Signore vi chiama. Permettete che sottolinei due aspetti che caratterizzano la vostra attuale esperienza. Anzitutto, gli anni del Seminario comportano un certo distacco dalla vita comune, un certo "deserto", perché il Signore possa parlare al vostro cuore (cfr Os 2,16). La sua voce infatti non è rumorosa, ma sommessa, è voce del silenzio (cfr 1 Re 19,12). Per essere ascoltata richiede quindi un clima di silenzio. Per questo il Seminario offre spazi e tempi di preghiera quotidiana; cura molto la liturgia, la meditazione della Parola di Dio e l’adorazione eucaristica. Al tempo stesso, vi chiede di dedicare lunghe ore allo studio: pregando e studiando, potete costruire in voi l’uomo di Dio che dovete essere e che la gente attende che il sacerdote sia.
C’è poi un secondo aspetto della vostra vita: durante gli anni di Seminario, voi vivete insieme; la vostra formazione al sacerdozio comporta anche questo aspetto comunitario, che è di grande importanza. Gli Apostoli si sono formati insieme, seguendo Gesù. La vostra comunione non si limita al presente, ma riguarda anche il futuro: l’azione pastorale che vi attende dovrà vedervi agire uniti come in un corpo, in un ordo, quello dei presbiteri, che col Vescovo si prendono cura della comunità cristiana. Amate questa "vita di famiglia", che per voi è anticipazione di quella "fraternità sacramentale" (Presbyterorum Ordinis, 8) che deve caratterizzare ogni presbiterio diocesano.
Cari seminaristi, questi anni di formazione costituiscono un tempo importante per prepararvi all’esaltante missione a cui il Signore vi chiama. Permettete che sottolinei due aspetti che caratterizzano la vostra attuale esperienza. Anzitutto, gli anni del Seminario comportano un certo distacco dalla vita comune, un certo "deserto", perché il Signore possa parlare al vostro cuore (cfr Os 2,16). La sua voce infatti non è rumorosa, ma sommessa, è voce del silenzio (cfr 1 Re 19,12). Per essere ascoltata richiede quindi un clima di silenzio. Per questo il Seminario offre spazi e tempi di preghiera quotidiana; cura molto la liturgia, la meditazione della Parola di Dio e l’adorazione eucaristica. Al tempo stesso, vi chiede di dedicare lunghe ore allo studio: pregando e studiando, potete costruire in voi l’uomo di Dio che dovete essere e che la gente attende che il sacerdote sia.
C’è poi un secondo aspetto della vostra vita: durante gli anni di Seminario, voi vivete insieme; la vostra formazione al sacerdozio comporta anche questo aspetto comunitario, che è di grande importanza. Gli Apostoli si sono formati insieme, seguendo Gesù. La vostra comunione non si limita al presente, ma riguarda anche il futuro: l’azione pastorale che vi attende dovrà vedervi agire uniti come in un corpo, in un ordo, quello dei presbiteri, che col Vescovo si prendono cura della comunità cristiana. Amate questa "vita di famiglia", che per voi è anticipazione di quella "fraternità sacramentale" (Presbyterorum Ordinis, 8) che deve caratterizzare ogni presbiterio diocesano.