Il Buddha in una vita precedente uccise un uomo per salvarne 500 (da M.A. Polichetti)
Da Gli ‘Abili Metodi’ nel Sutra del Loto e nel Buddhismo mahayana, di Massimiliano A. Polichetti (Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’- Dipartimento di Sociologia, Convegno internazionale sul Sutra del Loto, Roma, 15 maggio 1998 - Centro Congressi di Ateneo - Fondazione Maitreya)
In uno dei jataka, le storie degli atti virtuosi compiuti in grado eroico dal Buddha nelle sue vite precedenti, vi è ad esempio il racconto del capitano chiamato Mahasattva. Per salvare i cinquecento passeggeri imbarcati sulla sua nave egli uccide il perfido Sakti.
Mahasattva compie questo atto anche per evitare a Sakti di rinascere nei reami inferiori per scontarvi gli esiti karmici dell’atto estremamente negativo di togliere la vita. L’azione di per sé negativa dell’omicidio viene qui trasfigurata dalla forza della motivazione compassionevole. Come ebbe ad esprimersi in più occasioni Tzong Khapa: “la motivazione determina ogni cosa”.
Da Tonia Mastrobuoni , Migranti, Dalai Lama a giornale tedesco: "Europa e Germania non possono diventare arabe", in La Repubblica del 1/6/2016
Simbolo mondiale della pace, il Dalai Lama ha ammesso che a volte la violenza è giustificata, "quando non c'è scelta e quando la compassione è il motivo". Anche Buddha uccise un mercante per salvarne 499, ha raccontato al quotidiani tedesco, dunque mosso a compassione per il destino di quei 499.