Gli uomini privi di speranza, quanto meno badano ai propri peccati, tanto più si occupano di quelli altrui (da Sant’Agostino)
dai "Discorsi" di sant'Agostino, vescovo (Disc. 19, 2-3; CCL 41, 252-254)
Davide ha confessato: "Riconosco la mia colpa" (Salmo 50, 5). […] Gli uomini privi di speranza, quanto meno badano ai propri peccati, tanto più si occupano di quelli altrui. Infatti cercano non che cosa correggere, ma che cosa biasimare. E siccome non possono scusare se stessi, sono pronti ad accusare gli altri. Non è questa la maniera di pregare e di implorare perdono da Dio, insegnataci dal salmista, quando ha esclamato: "Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi" (Salmo 50, 5). Egli non stava a badare ai peccati altrui. Citava se stesso.