Fedeltà al matrimonio in Santa Chiara d’Assisi (dagli Atti del Processo di canonizzazione)
dagli Atti del Processo di canonizzazione di Chiara d’Assisi, 16,10-15, in Fonti clariane, a cura di G. Boccali, Ed. Porziuncola, Assisi 2013, p. 174 (dagli Atti del Processo di canonizzazione di Santa Chiara d’assisi, svoltosi pochi mesi dopo la sua morte, nel novembre 1263, giunti a noi in un volgarizzamento italiano della fine del secolo XV, fedele all’originale latino)
Nella chiesia de Sancto Paulo de Assesi […] messere Ugolino de Pietro Girardone cavaliere de Assesi, giurando sopra la vita, conversione, conversatione et miraculi, li quali se dicono essere facti per li meriti de la sancta memoria de la madonna Chiara, disse […], che havendo epso testimonio lassata la sua donna, chiamata Guidutia, et havendola remandata ad casa del padre et dela madre sua, et essendo stato per tempo de vinte doi anni et più sença lei, et non potendo mai essere inducto da persona che la volesse remenare et recevere, ben ché più volte ne fusse stato admonito etiandio da persone religiose; finalmente li fo dicto per parte de la sopra dicta sancta madonna Chiara, como lei haveva inteso in visione che epso messere Ugolino la deveva presto recevere, et de lei generare uno figliolo, del quale se doveva molto ralegrare et haverne consolatione.
Unde epso testimonio, udito questo, li recrebbe assai. Ma de po pochi dì fo constrecto da tanta voluptà, che remenò et recevé la dicta sua donna, la quale tanto tempo innanti haveva lassata. Et poi de lei, come era stato veduto in visione da la sopra dicta madonna sancta Chiara, generò uno figliolo, lo quale ancho vive, et epso molto se ralegra et hanno grande consolatione.