Non basta la matematica, perché non spiega perché si diventa tristi! (da Il Libro della giungla)
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trascrizione dalla traccia n. 9. Il rapimento di Mowgli, CD n. 1, de Rudyard Kipling, Il libro della giungla, riscritto in chiave moderna da Alessandro Spanghero, edito da LibriVivi, Salani
Baloo: “Ma ricordati, l’aritmetica sarà anche una scienza, ma spesso è inesatta. Per esempio, durante una passeggiata vedi un ciliegio con dodici uccelli. Due spiccano il volo: quanti ne rimangono?”
Mowgli: “Dieci!”
Baloo: “Dieci… a meno che?”
Mowgli: “A meno che?”
Baloo: “A meno che nessun altro decida di fare altrettanto. A meno che gli uccelli rimasti non vengano spaventati da un rumore improvviso. A meno che l’albero non cominci a piegarsi fino a spezzarsi, eccetera, eccetera, eccetera. I professori di matematica vorrebbero, loro, insegnare l’esattezza al mondo, ma non ce la faranno mai. Molto meglio darsi alla musica che comprende sì il numero, un, due e tre, ma anche la poesia”.
Mowgli: “La poesia?”
Baloo: “Certo! La poesia è quando vai spesso a capo senza arrivare alla fine della frase. Purtroppo anche la poesia nasconde le sue belle grane… prime fra tutte le parole sdrucciole”.
Mowgli: “Cosa vuol dire sdrucciole?”
Baloo: “Ti è mai capitato di scivolare? Beh, quando ti capiterà di scivolare su una parola allora dirai: ‘Questa parola è sdrucciola’”.
Mowgli: “Ahhh…”.
Baloo: “Sono parole sdrucciole le parole come scivolo, precipito, gemito, baratro… ma anche discesa, crepaccio e buccia di banana. Dunque per non scivolare è necessario saper camminare come si deve”.
Mowgli: “Mi è venuta fame, Baloo”.
Baloo: “Bravo! Giurami che in tutta la tua vita non ti metterai mai a dieta! Ci sono già mille ragioni per essere tristi che andarsela proprio a cercare…”.
Mowgli: “Perché si diventa tristi, Baloo?”
Baloo: “Per una infinità di motivi e infine perché ci mettiamo in testa delle idee”.
Mowgli: “Idee, cosa sono? Si mangiano?”
Baloo: “Magari... sono delle cose invisibili e quando ti vengono in testa sono dolori, dolorosissimi!”
Mowgli: “Entrano nella testa?”
Baloo: “Certo!”
Mowgli: “E non si vedono?”
Baloo: “Finché sono fuori dalla testa non si vedono, no che non si vedono”.
Mowgli: “E invece quando entrano?”
Baloo: “È inutile chiacchierare di cose che se non te le metti in testa non si vedono… e che anche se si vedono non fanno altro anche confonderti le idee…”.
Mowgli: “Allora prima delle nuove idee che entrano da fuori, hai delle idee che sono già dentro?”
Baloo: “Insomma, dentro o fuori che siano, delle idee devi diffidare! E se proprio non puoi farne a meno, meglio averne pochissime!”
Mowgli: “E adesso che idee hai?”
Baloo: “Ho idea che tu stia parlando troppo invece di dare retta a chi ne sa molto più di te. Stupidi ma forti: ecco un principio che aiuta a sopravvivere.
Mowgli: “Stupidi ma forti!”
Baloo: “A questo punto tu mi chiederai: ‘Ma come fai, Baloo, ad essere così saggio, misurato, intelligente?’”
Mowgli: “Ma come fai, Baloo, ad essere così saggio, misurato, intelligente?”
Baloo: “Un’ottima domanda, figliolo! L’importante è mantenersi calmi, perché devi sapere che quando l’ira si desta e il sangue va alla testa e la mano si fa lesta, molto meglio, credi a me, farsi una siesta!”