Nel Battesimo è in qualche modo già presente l'Eucarestia (da San Tommaso d'Aquino)
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da San Tommaso d'Aquino, Summa theologica, III, q. 73, a. 3
Come dice S. Agostino spiegando il testo evangelico citato [Gv 6,53: “Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue non avrete in voi la vita”, in Trattati su Giovanni, 26], “per questo cibo e per questa bevanda”, che sono la sua carne e il suo sangue, “vuole intendere la società del suo corpo e delle sue membra che è la Chiesa, formata dei suoi santi e dei suoi fedeli, predestinati, chiamati, giustificati e glorificati”. Per cui, com'egli stesso altrove fa osservare [Ps. Beda, In 1 Cor 10,17], “nessuno deve avere il minimo dubbio che ogni fedele diviene partecipe del corpo e del sangue del Signore nel momento in cui col battesimo diviene membro del corpo di Cristo: e dopo essere stato inserito nell'unità del corpo di Cristo uno non rimane privo della comunione di quel pane e di quel calice, anche se parte da questo mondo prima di mangiare quel pane e di bere quel calice”.