“Che nome date al vostro bambino?” (da Itinerario Battesimale, a cura dell’Ufficio catechistico di Bergamo)
da Itinerario Battesimale, a cura dell’Ufficio catechistico di Bergamo, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2012, pp. 24-25
“Che nome date al vostro bambino?”
È la domanda con cui si apre il Rito del Battesimo, il punto di partenza della celebrazione e, nello stesso tempo... nella sua risposta si può riconoscere l'espressione del cammino di fede che i genitori stanno vivendo.
Da quanti mesi infatti la scelta di quel nome ha occupato i desideri e i sogni della coppia... Quanti commenti, pareri e discussioni si sono già intavolati con parenti ed amici nelle settimane antecedenti alla nascita... Non è stato facile individuare quel nome, mettere d'accordo lui e lei innanzitutto, nella consapevolezza sempre più evidente che quella scelta condizionerà tutta la vita del figlio, sarà il "vestito" che mai verrà messo da parte, il primo ed unico suono con cui tutti lo chiameranno...
Gli antichi romani arrivavano persino a dire “nomen est omen”, credendo che il nome fosse come un presagio, una parola che racchiude il destino e il futuro della persona che lo porta.
Quale allora il criterio nella scelta del nome?
Sarebbe opportuno che negli incontri di preparazione al Battesimo si affrontasse questo argomento per aiutare i genitori a comprenderne tutta la rilevanza e la posta in gioco.
Molti infatti potrebbero esser guidati solo dal gusto personale (“Mi piace... Non mi piace”), dalla singolarità (“Questo oggi è troppo frequente, questo invece mi sembra più insolito...”) o da altri fattori molto superficiali.
Un tempo la scelta del nome rispecchiava la storia di tutta la famiglia, ecco perché gli stessi nomi venivano tramandati quasi di padre in figlio, esprimendo così una continuità, una memoria importante da custodire gelosamente al di là dei secoli.
La scelta di un nome cristiano racchiude un tesoro inestimabile. È il nome di un santo o di una santa che viene scelto, un nome che lega il bambino a un protettore celeste e tramite questi a tutta la Gerusalemme del cielo che nel momento del Battesimo spalanca le sue porte. Se ci pensiamo bene proprio il neonato, con il suo nome “antico” e “nuovo”, farà di questo tesoro il bagaglio per edificare giorno dopo giorno la propria santità.
È racchiuso nel nome il mistero della Comunione dei Santi, di una Chiesa - non solo di una - singola comunità - che accoglie e accompagna il nuovo nato nel cammino della santità, nella piena e vera realizzazione della sua esistenza.