Il Peccato esiste dinanzi alla grazia (da F.Varillon)
Quando ne La scarpina di raso [di Paul Claudel], Prouhèze imbocca la via dell’adulterio, l’angelo le dice: “E io ti accompagno”. L’angelo è qui la figura di Dio. Ciò che dice alla giovane donna, lo dice a tutti i suoi figli, ininterrottamente: è la parola dell’amore in atto di redenzione. L’accompagnamento nei bassifondi, discreto, quasi silenzioso. Una sola parola, semplicemente perché la sua presenza sia percettibile, nell’ora in cui l’attenzione è più acuta. Quando abbiamo la percezione che Egli è là, noi adoriamo ciò che fa sì che non possa non essere là, ed è Lui stesso. Non può accompagnarci senza entrare in agonia. Altrimenti sarebbe indifferente alla nostra miseria.
(da F.Varillon, L’umiltà di Dio, Ed.Qiqajon, Bose, 1999, p.133)
(da F.Varillon, L’umiltà di Dio, Ed.Qiqajon, Bose, 1999, p.133)