Se ricevessi una lettera di un imperatore terreno, non indugeresti, non riposeresti, non concederesti sonno ai tuoi occhi, se prima non avessi conosciuto ciò che l’imperatore terreno ti avesse scritto. Ora non trascurare di leggere la lettera di Dio (da Gregorio Magno)
dalla Lettera di Gregorio Magno a Teodoro, medico dell’imperatore (Gregorio Magno, Lettere, V, 46)
Poiché ama di più chi più osa, ho qualche lamentela circa il dolcissimo animo del gloriosissimo figlio mio, il signor Teodoro, perché ha ricevuto dalla Santa Trinità il dono dell’ingegno, il dono dei beni, il dono della compassione e della carità, ma si lascia tuttavia prendere incessantemente dagli affari del mondo, è intento alle continue pubbliche manifestazioni e trascura di leggere ogni giorno le parole del suo Redentore.
Che cos’è, infatti, la sacra Scrittura se non una specie di lettera di Dio Onnipotente alla sua creatura? E certamente, se in qualche luogo la vostra gloria dimorasse altrove e ricevesse una lettera di un imperatore terreno, non indugerebbe, non riposerebbe, non concederebbe sonno ai propri occhi, se prima non avesse conosciuto ciò che l’imperatore terreno gli avesse scritto.
L’imperatore del Cielo, il Signore degli uomini e degli angeli ti ha trasmesso una lettera a vantaggio della tua anima, e tuttavia, glorioso figlio, tu non ti curi di leggere con passione questa lettera. Sii ben disposto, ti prego, e medita ogni giorno le parole del tuo Creatore; impara a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio per desiderare più ardentemente i beni eterni, perché il vostro cuore arda di più grandi desideri per i gaudi del cielo. Tanto maggiore allora sarà per esso il riposo, quanto più ora non cesserà di amare il suo Creatore. Ma per far questo, Dio onnipotente ti infonda lo Spirito consolatore. Egli stesso riempia della sua presenza il tuo cuore, e riempiendolo lo ricrei.