La fede è tale se si fa cultura (da P. Asolan)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 20 /09 /2012 - 16:14 pm | Permalink | Homepage
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da Paolo Asolan, Per una più consapevole e vigorosa adesione al vangelo, Lateran University Press, in corso di pubblicazione

Che l'azione sia inscritta nella comprensione, è tanto dato originario dell'uomo quanto nota saliente della Rivelazione, la cui attestazione non è mai solo informativa, ma sempre performativa, cioè conversione interiore e cambio di vita[1]:

«Così possiamo ora dire: il cristianesimo non era soltanto una «buona notizia» – una comunicazione di contenuti fino a quel momento ignoti. Nel nostro linguaggio si direbbe: il messaggio cristiano non era solo «informativo», ma «performativo». Ciò significa: il Vangelo non è soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma è una comunicazione che produce fatti e cambia la vita. La porta oscura del tempo, del futuro, è stata spalancata. Chi ha speranza vive diversamente; gli è stata donata una vita nuova»[2].

Nella fede cristiana, infatti, teoria e pratica, pensiero e azione, scavo intellettuale del dato di fede e prassi concreta, condividono un'unità originaria del conoscere, che possiamo definire unità di verità e di amore[3].

[…]

La proclamazione della fede dovrà accompagnarsi, perciò, alla concreta testimonianza della possibilità di una vita nuova che ha trovato, conosciuto e scelto la verità e l'amore che sono in Cristo Gesù. Deve farsi cultura:

«È tutto l'uomo, nella concretezza della sua esistenza quotidiana, che è salvato in Cristo ed è, perciò, tutto l'uomo che deve realizzarsi in Cristo. Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta»[4].

Note al testo

[1] Cfr. P. Asolan, Il tacchino induttivista. Questioni di Teologia pastorale, cit., p. 29.

[2] Benedetto XVI, Spe salvi, n. 2

[3] Cfr. P. Asolan, Perché Dio entri nel mondo, Lateran University Press, Città del Vaticano 2011, pp. 45-70.

[4] Giovanni Paolo II, Discorso ai partecipanti al Congresso Nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, Roma 16 gennaio 1982