L'emozione muore? (da C.S. Lewis)
da C.S. Lewis, Il cristianesimo così com'è, Adelphi, Milano, 1997, pp. 144-145
C'è qui, penso, una particella di ciò che Cristo intendeva dicendo che una cosa non vive davvero se prima non muore. Cercare di tener viva un'emozione non giova; è quanto di peggio si possa fare. Lascia che l'emozione svanisca, si spenga; passa, varcando questo periodo di morte, all'interesse, alla felicità più tranquilla che segue - e scoprirai di vivere in un mondo di emozioni sempre nuove. Ma se deciderai di cibarti regolarmente di emozioni entusiasmanti, e cercherai di prolungarle artificialmente, i tuoi entusiasmi si faranno sempre più deboli e rari, e tu sarai un vecchio annoiato e deluso per il resto dei tuoi giorni. È una cosa che pochi capiscono; ed è per questo che tante persone di mezza età, uomini e donne, vaneggiano sulla loro perduta gioventù, proprio negli anni in cui dovrebbero apparire nuovi, orizzonti, e aprirsi tutt'intorno nuove porte. È molto più divertente imparare a nuotare che cercare perpetuamente (e vanamente) di tornare alla sensazione di quando, bambini, siamo andati per la prima volta a sguazzare nell'acqua.