Il cielo di Beirut, dallo Zecchino d'oro
Il cielo di Beirut è una bellissima canzone dello Zecchino d'oro che riporta alla memoria la situazione del Libano, nel quale, prima del 1973, una straordinaria convivenza in libertà di cristiani e musulmani è stata possibile. Con l'augurio che si guardi a quel periodo come ad un punto di riferimento per le future decisioni.
Video "beirut01" |
Questo il testo della canzone, con la traduzione della strofa in arabo:
Il mio carillon è un minareto
E la mia sveglia è una campana
E la mia scuola ha una collana
Di fiori viola e di lillà
E giro con tre lingue in tasca
Per dire a tutti "libertà"
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut.
La mia domenica è una piazza
Piena di sole e di bambini
Per far fuggire i pensierini
Ognuno il suo gelato avrà
Il mio ha un sapore un po' speciale
Ha il gusto della libertà
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut.
Io sono solo una bambina
Ma nel mio cuore ho una speranza
Che tutti i ladri dell'infanzia
Per sempre fuggano da qua
E giro con tre lingue in tasca
Per dir: "Buongiorno" in libertà.
Fi Rihlati l mouthira (Nella mia gita avventurosa)
Fi 'awdati l kabira (Nella mia grande camera)
Bayroutou zawraki (Beirut la mia barca)
Bayroutou marfaï (Beirut il mio porto)
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut