Il sacramento e la conversione: il caso del battesimo (da P. Caspani)
da P. Caspani, La categoria di iniziazione cristiana nel dibattito della teologia sacramentale contemporanea, in Iniziazione cristiana: profili generali, Glossa, Milano, 2008, pp. 21-22
Il battesimo [...] non è espressione o frutto di un cammino di conversione, quasi che la giustificazione battesimale sia causata dall’itinerario catecumenale che la precede. Il credente non viene rigenerato nel battesimo perché prima si è convertito; è invece la celebrazione sacramentale l’atto mediante il quale accade la rigenerazione e che – come tale - «innesca» il cammino di conversione. Per questo, benché sia collocato cronologicamente alla fine dell’itinerario, è proprio il sacramento che «attira» a sé il candidato, dando forma, struttura e senso al suo cammino di conversione: proprio perché nel battesimo è promessa una novità di vita che procede da Dio solo, all’uomo «carnale» diventa possibile prendere le distanze dal proprio passato di peccato e volgersi a Gesù Cristo.
Ciò si comprende in una prospettiva che radicalmente supera l’alternativa tra grazia e libertà, azione di Dio e azione dell’uomo: la giustificazione dell’uomo peccatore – che è puro dono, assolutamente gratuito – non solo rispetta la libertà umana, ma la integra nel processo attraverso cui il dono si offre, suscitando un cammino di conversione che coinvolge tutte le risorse della volontà libera e dell’intelligenza dell’uomo.