Decidersi (da Marc Chagall)
Un bel giorno (ma tutti i giorni sono belli) mentre mia madre stava mettendo il pane nel forno, mi feci accosto a lei che teneva la paletta e afferrandola per il gomito infarinato le dissi: “Mamma, vorrei fare il pittore. E’ finita, non posso più fare né il commesso, né il contabile... Lo vedi da te stessa, mamma, sono forse un uomo come gli altri? Di che cosa sono capace? Vorrei fare il pittore. Salvami, mamma. Vieni con me. Andiamo. Andiamo... C’è un posto in città e se mi accettano e se concludo i corsi sarò un artista. Ne sarei felice".
“Cosa? Un pittore? Sei pazzo tu. Lasciami mettere il pane nel forno: non mi seccare. Ho il pane da fare”.
Alla fine è deciso... Andremo dal sig.Pen. E se egli riconosce che ho del talento, allora ci si penserà. Ma in caso contrario...
(Sarò pittore lo stesso, pensavo fra di me, ma per conto mio).
(da La mia vita, di Marc Chagall)
“Cosa? Un pittore? Sei pazzo tu. Lasciami mettere il pane nel forno: non mi seccare. Ho il pane da fare”.
Alla fine è deciso... Andremo dal sig.Pen. E se egli riconosce che ho del talento, allora ci si penserà. Ma in caso contrario...
(Sarò pittore lo stesso, pensavo fra di me, ma per conto mio).
(da La mia vita, di Marc Chagall)