Origini del pensiero debole (da Gianni Vattimo)
da Gianni Vattimo, Il pensiero secolarizzato, in Il poliedro, IV, 9-10, 1987, pp. 79-80, citato in Dario Antiseri, Le ragioni del pensiero debole, edizioni Borla, Roma, 1995, p. 29
Se Heidegger c’è, è perché c’è stata la tradizione ebraico-cristiana, se Heidegger ha potuto pensare che l’essere non è, ma accade, è perché ha letto la Bibbia e, segnatamente, il Nuovo Testamento. […] È soltanto come proseguimento di una vocazione profondamente scritta nella tradizione ebraico-cristiana tramandataci insieme alla verità del pensiero greco, che noi abbiamo potuto cominciare a non pensare più all’essere in termini di principio, autorità, fondamento e, dunque, anche le strutture dell’esistente in termini autoritari, rigidi. È solo grazie all’appartenenza a questa tradizione che noi possiamo pensare debolmente.