Condizioni per acquistare la Torah (dalla tradizione rabbinica)
dalla Mishna, Ordine IV Nezikin, Trattato Abot (Pirqè Abot) 6,6
Per acquistare la Torah sono necessarie quarantotto prerogative, le quali sono: studio, orecchio teso, ordinata pronuncia, cuore intelligente, timore, riverenza, umiltà, letizia, purità, contatto con i saggi, unione con i colleghi, discussione con i discepoli, circospezione, conoscenza della Scrittura e della Tradizione, moderatezza negli affari commerciali, nelle occupazioni mondane, nei piaceri, nel sonno, nelle conversazioni e negli scherzi, longanimità, bontà di cuore, fede nei saggi, accettazione delle sofferenze, consapevolezza delle proprie capacità, l’esser contenti della propria sorte, fare un recinto intorno alle proprie parole, non attribuirsi merito, rendersi amabile, amare Dio, amare il prossimo, amare le virtù, amare la rettitudine, amare le ammonizioni, tenersi lontano dagli onori, non essere ambizioso nel proprio sapere, non godere nel dare le sentenze, aiutare il prossimo a portare il suo giogo, giudicarlo favorevolmente, fargli conoscere la verità, aiutarlo a godere la pace, studiare con riflessione, domandare, rispondere, ascoltare, aggiungere nuove cognizioni, apprendere con l’intenzione di insegnare, apprendere con l’intenzione di eseguire, fare saggio il proprio maestro, ripetere con esattezza le cognizioni trasmesse, dire le cose a nome dell’autore.
Per acquistare la Torah sono necessarie quarantotto prerogative, le quali sono: studio, orecchio teso, ordinata pronuncia, cuore intelligente, timore, riverenza, umiltà, letizia, purità, contatto con i saggi, unione con i colleghi, discussione con i discepoli, circospezione, conoscenza della Scrittura e della Tradizione, moderatezza negli affari commerciali, nelle occupazioni mondane, nei piaceri, nel sonno, nelle conversazioni e negli scherzi, longanimità, bontà di cuore, fede nei saggi, accettazione delle sofferenze, consapevolezza delle proprie capacità, l’esser contenti della propria sorte, fare un recinto intorno alle proprie parole, non attribuirsi merito, rendersi amabile, amare Dio, amare il prossimo, amare le virtù, amare la rettitudine, amare le ammonizioni, tenersi lontano dagli onori, non essere ambizioso nel proprio sapere, non godere nel dare le sentenze, aiutare il prossimo a portare il suo giogo, giudicarlo favorevolmente, fargli conoscere la verità, aiutarlo a godere la pace, studiare con riflessione, domandare, rispondere, ascoltare, aggiungere nuove cognizioni, apprendere con l’intenzione di insegnare, apprendere con l’intenzione di eseguire, fare saggio il proprio maestro, ripetere con esattezza le cognizioni trasmesse, dire le cose a nome dell’autore.