Includere la dimensione Tempo nelle scelte che condizionano il futuro (da C.S.Lewis)
(da C.S.Lewis, L’abolizione dell’uomo, Jaca Book, 1979, p.60)
Coloro che si occupano di argomenti sociali non hanno ancora imparato a imitare i fisici, i quali non mancano mai di includere il Tempo tra le dimensioni. Per capire pienamente che cosa veramente significhi potere dell’Uomo sulla Natura, e quindi il potere di alcuni uomini sopra altri uomini, dobbiamo rappresentarci la specie estesa nel tempo, dalla data della sua apparizione a quella della sua estinzione. Ogni generazione esercita potere sui propri successori: e ognuna, in quanto modifica l’ambiente trasmessole e si ribella contro la tradizione, resiste e pone limiti al potere dei propri predecessori. Ciò altera il quadro che a volte ci si raffigura di una progressiva emancipazione dalla tradizione e di un progressivo controllo dei processi naturali come corrispondenti a un continuo aumento del potere umano. In realtà, naturalmente, se una qualsiasi generazione raggiungesse davvero, attraverso l’eugenetica e l’istruzione scientifica, il potere di fare dei propri discendenti ciò che vuole, tutti gli uomini nati dopo dipenderebbero da tale potere. E sarebbero più deboli, non più forti: infatti, pur avendo messo nelle loro mani macchine straordinarie, avremmo anche prestabilito in che maniera dovrebbero usarle.
Coloro che si occupano di argomenti sociali non hanno ancora imparato a imitare i fisici, i quali non mancano mai di includere il Tempo tra le dimensioni. Per capire pienamente che cosa veramente significhi potere dell’Uomo sulla Natura, e quindi il potere di alcuni uomini sopra altri uomini, dobbiamo rappresentarci la specie estesa nel tempo, dalla data della sua apparizione a quella della sua estinzione. Ogni generazione esercita potere sui propri successori: e ognuna, in quanto modifica l’ambiente trasmessole e si ribella contro la tradizione, resiste e pone limiti al potere dei propri predecessori. Ciò altera il quadro che a volte ci si raffigura di una progressiva emancipazione dalla tradizione e di un progressivo controllo dei processi naturali come corrispondenti a un continuo aumento del potere umano. In realtà, naturalmente, se una qualsiasi generazione raggiungesse davvero, attraverso l’eugenetica e l’istruzione scientifica, il potere di fare dei propri discendenti ciò che vuole, tutti gli uomini nati dopo dipenderebbero da tale potere. E sarebbero più deboli, non più forti: infatti, pur avendo messo nelle loro mani macchine straordinarie, avremmo anche prestabilito in che maniera dovrebbero usarle.