Verità della relazione: la pesca miracolosa
Così è maturata la verità della relazione. Spostando di qualche metro la barca, Simone non aveva solo spostato di qualche metro la barca: aveva detto di sì a quel Gesù che conosceva (come allora lo conosceva) in ciò che allora gli chiedeva di fare.
Simone non ha fatto prevalere la sua presunta saggezza, frutto di una personale esperienza in fatto di pesca, ma la relazione con colui che capiva essere ‘da Dio’. Di fronte alle barche piene non è più questione di affidarsi, ma semplicemente di essere grati. Ma anche qui c’è un momento di verità nella relazione. Pietro, che non ha cercato personalmente Gesù, ma si è visto cercato gratuitamente, dopo la pesca miracolosa non si mette a contare i pesci contento del fatto che l’incontro con Gesù gli porti simili vantaggi, ma riconosce di essere peccatore. Fare la verità di se stesso davanti a Gesù è affidarsi a lui ancor più profondamente. Il non cercare se stesso sembra tutto presente in quel riconoscersi peccatore.