Uomo (differenza tra animale ed uomo)
dalla Catechesi di Benedetto XVI di mercoledì 11 gennaio 2006 a commento del Salmo 143,1-8
Noi ora... ci soffermeremo inizialmente sulla professione di umiltà che il Salmista compie e ci affideremo alle parole di Origene, il cui commento al nostro testo è giunto a noi nella versione latina di san Girolamo. «Il Salmista parla della fragilità del corpo e della condizione umana», perché «quanto alla condizione umana, l'uomo è un nulla. "Vanità delle vanità, tutto è vanità", disse l'Ecclesiaste». Ma torna allora la domanda stupita e riconoscente: «"Signore, che cos'è l'uomo per esserti manifestato a lui?"... Grande felicità per l'uomo, conoscere il proprio Creatore. In questo noi ci differenziamo dalle fiere e dagli altri animali, perché sappiamo di avere il nostro Creatore, mentre essi non lo sanno».