Sabato e riposo, libertà di Dio e della creazione (da Isidor Grunfeld)
Sabato e riposo, libertà di Dio e della creazione
da Lo Shabbath,
di Isidor Grunfeld
Il lavoro puo' rendere liberi, ma si puo' anche esserne schiavi. E' detto nel Talmud che quando Dio creo' il cielo e la terra, essi continuarono a girare senza posa come due rocchetti di filo, sino a quando il Creatore ordino': "Basta".
L'attivita' creativa di Dio fu seguita dallo Shabbath, allorche' deliberatamente Egli cesso' la Sua opera creatrice. Questo fatto, piu' di ogni altra cosa, ci presenta Dio come libero creatore, che liberamente controlla e limita la creazione da Lui attuata secondo la Sua volonta'.
Non e' quindi il lavoro, ma la cessazione del lavoro che Dio scelse come segno della Sua libera creazione del mondo. L'ebreo, cessando il suo lavoro ogni Shabbath, nel modo prescritto dalla Torah, rende testimonianza della potenza creatrice di Dio.
E, inoltre, rende manifesta la vera grandezza dell'uomo. Le stelle e i pianeti, una volta iniziato il loro moto rotatorio che durera' in eterno, continuano a girare ciecamente, senza interruzione, mossi dalla legge naturale di causa ed effetto. L'uomo invece puo', con un atto di fede, porre un limite al suo lavoro, affinche' non degeneri in una fatica senza senso.
Osservando lo Shabbath, l'ebreo diviene, come dissero i nostri Saggi, simile a Dio stesso. Similmente a Dio, egli e' padrone del suo lavoro, non schiavo di esso.