Pazienza
La passione delle pazienze di Madeleine Delbrêl
La
passione, la nostra passione, sì, noi l’attendiamo.
Noi
sappiamo che deve venire, e naturalmente intendiamo
viverla
con una certa grandezza.
Il
sacrificio di noi stessi: noi non aspettiamo altro che
ne
scocchi l’ora.
Come
un ceppo nel fuoco, così noi sappiamo di dover
essere
consumati. Come un filo di lana tagliato
dalle
forbici, così dobbiamo essere separati. Come un giovane
animale
che viene sgozzato, così dobbiamo essere uccisi.
La
passione, noi l’attendiamo. Noi l’attendiamo, ed essa non viene.
Vengono,
invece, le pazienze.
Le
pazienze, queste briciole di passione, che hanno lo
scopo
di ucciderci lentamente per la tua gloria, di
ucciderci
senza la nostra gloria.
Fin
dal mattino esse vengono davanti a noi:
sono i nostri nervi troppo scattanti o troppo lenti,
è
l’autobus che passa affollato,
il
latte che trabocca, gli spazzacamini che vengono,
i
bambini che imbrogliano tutto.
Sono
gl’invitati che nostro marito porta in casa
e
quell’amico che, proprio lui, non viene;
è
il telefono che si scatena;
quelli
che noi amiamo e non ci amano più;
è
la voglia di tacere e il dover parlare,
è
la voglia di parlare e la necessità di tacere;
è
voler uscire quando si è chiusi
è
rimanere in casa quando bisogna uscire;
è
il marito al quale vorremmo appoggiarci
e
che diventa il più fragile dei bambini;
è
il disgusto della nostra parte quotidiana,
è
il desiderio febbrile di quanto non ci appartiene.
Così
vengono le nostro pazienze, in ranghi serrati o in
fila
indiana, e dimenticano sempre di dirci che sono il martirio preparato per noi.
E
noi le lasciamo passare con disprezzo, aspettando –
per
dare la nostra vita – un’occasione che ne valga la pena.
Perché
abbiamo dimenticato che come ci sono rami
che
si distruggono col fuoco, così ci son tavole che
i
passi lentamente logorano e che cadono in fine segatura.
Perché
abbiamo dimenticato che se ci son fili di lana
tagliati
netti dalle forbici, ci son fili di maglia che giorno
per
giorno si consumano sul dorso di quelli che l’indossano.
Ogni
riscatto è un martirio, ma non ogni martirio è sanguinoso:
ce
ne sono di sgranati da un capo all’altro della vita.
E’ la passione delle pazienze.