Non dimenticare (chi si perde)
da
Lettera a una professoressa
della
Scuola di Barbiana (di d.Lorenzo Milani)
Le
mamme
In
tutto sei mamme hanno già saputo cos’è la vostra scuola. Quattro si son viste
il bambino sradicato dalla sua classe e dai suoi affetti. Esiliato a invecchiare
tra compagni sempre più giovani.
Due
se lo son visto tagliato fuori per sempre. Le mamme non sono sante. Non vedono
più in là del loro uscio. E’ un difetto grosso. Ma il bambino è di qua dall’uscio.
Lui almeno non lo potranno mai dimenticare.
La
maestra invece è difesa dalla sua smemoratezza di mamma a mezzo servizio. Chi
manca ha il difetto che non si vede. Ci vorrebbe una croce o una bara sul suo
banco per ricordarlo.
Invece
al suo posto c’è un ragazzo nuovo. Un disgraziato come lui. La maestra gli s’è
già affezionata.
Le
maestre son come i preti e le puttane. Si innamorano alla svelta delle creature.
Se poi le perdono non hanno tempo di piangere. Il mondo è una famiglia immensa.
C’è tante altre creature da servire.
E’
bello vedere al di là dall’uscio della propria casa. Bisogna soltanto esser
sicuri di non aver cacciato nessuno con le nostre mani.