La
tradizione cattolica e Roma
Dall'Adversus haereses di S. Ireneo di Lione (III, 3,1-3)
La tradizione degli apostoli manifestata in tutto quanto il mondo, possono vederla
in ogni Chiesa tutti coloro che vogliono riscontrare la verità, così possiamo
enumerare i vescovi stabiliti dagli apostoli nelle Chiese e i loro successori
fino a noi. Ora essi non hanno insegnato né conosciuto misteri segreti, che
avrebbero insegnato a parte e di nascosto ai perfetti, ma certamente prima di
tutto li avrebbero trasmessi a coloro ai quali affidavano le Chiese stesse.
Volevano infatti che fossero assolutamente perfetti e irreprensibili (cf. 1
Tm 3,2) in tutto coloro che lasciavano come successori, trasmettendo loro la
propria missione di insegnamento. Se essi avessero capito correttamente, ne
avrebbero ricavato grande profitto; se invece fossero falliti, ne avrebbero
ricavato un danno grandissimo. Ma poiché sarebbe troppo lungo in quest’opera
enumerare le successioni di tutte le Chiese, prenderemo la Chiesa grandissima
e antichissima e a tutti nota, la Chiesa fondata e stabilita a Roma dai due
gloriosi apostoli Pietro e Paolo. Mostrando la tradizione ricevuta dagli apostoli
e la fede (cf. Rm 1,8) annunciata agli uomini che giunge fino a noi attraverso
le successioni dei vescovi… Infatti con questa Chiesa, in ragione della sua
origine più eccellente, deve necessariamente essere d’accordo ogni Chiesa, cioè
i fedeli che vengono da ogni parte — essa nella quale per tutti gli uomini è
sempre stata conservata la tradizione che viene dagli apostoli.
Dunque,
dopo aver fondato ed edificato la Chiesa, i beati apostoli affidarono a Lino
il servizio dell’episcopato; di quel Lino Paolo fa menzione nelle lettere a
Timoteo (cf. 2Tm 4, 21). A lui succede Anacleto. Dopo di lui, al terzo posto
a partire dagli apostoli, riceve in sorte l’episcopato Clemente, il quale aveva
visto gli apostoli stessi e si era incontrato con loro ed aveva ancora nelle
orecchie la predicazione e davanti agli occhi la loro tradizione. E non era
il solo, perché allora restavano ancora molti che erano stati ammaestrati dagli
apostoli. Dunque, sotto questo Clemente, essendo sorto un contrasto non piccolo
tra i fratelli di Corinto, la Chiesa di Roma inviò ai Corinzi un’importantissima
lettera per riconciliarli nella pace, rinnovare la loro fede e annunciare la
tradizione che aveva appena ricevuto dagli apostoli…
A
questo Clemente succede Evaristo e, ad Evaristo, Alessandro; poi, come sesto
a partire dagli apostoli, fu stabilito Sisto; dopo di lui Telesforo, che dette
la sua testimonianza gloriosamente; poi Igino, quindi Pio e dopo di lui Aniceto.
Dopo che ad Aniceto fu succeduto Sotere, ora, al dodicesimo posto a partire
dagli apostoli, tiene la funzione dell’episcopato Eleutero. Con quest’ordine
e queste successioni è giunta fino a noi la tradizione che nella Chiesa a partire
dagli apostoli è la predicazione della verità.
E
questa è la prova più completa che una e medesima è la fede vivificante degli
apostoli, che è stata conservata e trasmessa nella verità.
Altri
brani di Ireneo citati dal Catechismo della Chiesa Cattolica:
In
realtà, la Chiesa, sebbene diffusa in tutto il mondo fino alle estremità della
terra, avendo ricevuto dagli Apostoli e dai loro discepoli la fede..., conserva
questa predicazione e questa fede con cura e, come se abitasse un'unica casa,
vi crede in uno stesso identico modo, come se avesse una sola anima ed un cuore
solo, e predica le verità della fede, le insegna e le trasmette con voce unanime,
come se avesse una sola bocca.
Infatti,
se le lingue nel mondo sono varie, il contenuto della Tradizione è però unico
e identico. E non hanno altra fede o altra Tradizione né le Chiese che sono
in Germania, né quelle che sono in Spagna, né quelle che sono presso i Celti
(in Gallia), né quelle dell'Oriente, dell'Egitto, della Libia, né quelle che
sono al centro del mondo.
Il
messaggio della Chiesa è dunque veridico e solido, poiché essa addita a tutto
il mondo una sola via di salvezza.