Da Profeti per il regno
di d. Primo Mazzolari
Ci siamo impegnati.
Senza pretendere che altri
si impegni con noi o per suo conto, come noi o in
altro modo.
Ci siamo impegnati senza giudicare chi non si impegna
senza accusare chi non si impegna
senza condannare chi non si impegna
senza cercare perché non si impegna.
Sappiamo di non poter nulla su alcuno, né vogliamo forzare la mano ad alcuno,
devoti come siamo e come
intendiamo essere al libero movimento di ogni spirito
più che al successo di noi stessi o dei nostri convincimenti.
Noi non possiamo nulla sul nostro mondo, su questa realtà che è il nostro mondo di fuori,
poveri come siamo e come intendiamo rimanere.
Se qualcosa sentiamo di potere; e lo vogliamo fortemente;
è su di noi, soltanto su di noi.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo
si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo se alcuno si fa nuova creatura
imbarbarisce se scateniamo la belva che è in ognuno di noi.
L’ordine nuovo incomincia se alcuno si sforza di divenire uomo nuovo.
Ci siamo impegnati per
trovare un senso alla vita a questa vita, alla nostra vita;
una ragione che non sia una delle tante ragioni che ben conosciamo e che non
prendono il cuore;
un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte da chi la sa lunga.
Si vive una sola volta
e non vogliamo essere giocati, in nome di qualche
piccolo interesse.
Non ci interessa la carriera, non ci interessa il denaro,
non ci interessa il successo né di noi stessi, né delle nostre idee.
Non ci interessa di passare alla storia
ci interessa di perderci per qualcosa e per qualcuno che rimarrà anche dopo
che noi saremo passati
e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
Ci siamo impegnati non per riordinare il mondo, non per rifarlo su misura;
ma per amarlo.
Perché noi crediamo all’amore, la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci perdutamente.