Giovanni Battista
Meditazione
di S. Em. card. Tomáš Spidlík
Tra
i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista.
Nelle icone del battesimo di Gesù nel Giordano, san Giovanni Battista
è dipinto come un uomo di statura alta, con un piede proteso verso il
Giordano e l’altro che resta indietro. Si vuole esprimere che egli sta
tra l’Antico e il Nuovo Testamento. I grandi personaggi dell’Antico
Testamento si distinguono per il dono della profezia. La loro missione è
indicare dove va la storia d’Israele, e ricordare che tutto ciò
che accade acquista senso in vista della venuta del Messia. San Giovanni è
l’ultimo profeta e indica il Messia non più con dei segni, ma direttamente,
in persona: “Ecco l’agnello di Dio” (Gv 1,36). La sua predicazione
è l’ultima prima delle parole di Gesù. La storia del popolo
eletto quindi inizia e finisce con due grandi personaggi: Abramo e Giovanni
Battista. Abramo è “padre di tutti i credenti” (Gal 3,6;
Rm 4). La salvezza comincia con la fede e la speranza. La fede è destinata
a crescere e a divenire visione, e Giovanni vede il Messia. Una storia simile
si ripete di continuo, simbolicamente, nella nostra vita. Quando crediamo in
Dio e gli diamo piena fiducia, arriva il momento in cui vediamo e sperimentiamo
che abbiamo fatto bene e Dio è con noi.