Bellezza
da
F. M. Dostoevskij
Lettera
a Majkon del 12 giugno 1868 sull’Idiota
Da
tempo ormai mi tormentava un’idea, ma avevo paura di farne un romanzo, perché
è un’idea troppo difficile e ad essa non sono preparato, anche se è estremamente
seducente e la amo. Quest’idea è raffigurare un uomo totalmente bello. Niente
secondo me può essere più difficile di questo, al giorno d’oggi soprattutto...
Soltanto la situazione disperata mi ha costretto a prendere quest’idea immatura.
Ho rischiato come alla roulette”
Lettera
del 1/13 gennaio 1868 alla nipote Sonja
“Tutti
gli scrittori, non soltanto i nostri, ma anche tutti quelli europei che hanno
pensato di raffigurare un uomo positivamente bello, si sono sempre dati per
vinti. Perché si tratta di un compito sconfinato. Il bello è l’ideale, e l’ideale,
sia quello nostro, sia quello della civilizzata Europa, è ancora lungi dall’essere
elaborato. Al mondo c’è una sola persona positivamente bella:
Cristo,
sì che l’apparizione di questa persona sconfinatamente, infinitamente bella
è, naturalmente, già un miracolo infinito... Tra le persone belle della letteratura
cristiana la più compiuta è Don Chisciotte. Ma egli è bello unicamente perché
nello stesso tempo è ridicolo”
Da
L’idiota
“Con
una simile bellezza si può rovesciare il mondo” (dinanzi al ritratto di Nastasja
Filippovna)