Apparenza e convenzioni della società bene
da
L’idiota
di
F. M. Dostoevskij
(N.B.
Il principe Myskin, che è assolutamente puro e non conosce l’ipocrisia, tornando
dalla Svizzera dove si è curato per l’epilessia, viene invitato per la prima
volta ad una serata della società bene; tutti lo scrutano; lui, invece, non
può accorgersi di questo ed osserva)
Era
molto curioso della prima impressione che il ‘gran mondo’ avrebbe prodotto su
di lui..... Non gli passò neppure per la mente che tutta quella semplicità,
quella spontaneità e quella nobiltà di modi, quella spiritosità, quel contegno
dignitoso, potessero anche non essere altro che una magnifica ed artistica messa
in scena…
Intanto,
tutti quei signori, pur essendo amici della casa e amici tra loro, non erano
in realtà tanto amici né della casa, né tra loro... C’erano là persone che per
nulla al mondo avrebbero consentito a considerare gli Epancin come loro pari...
un personaggio così altolocato che, in sua presenza, egli non poteva provare
altro sentimento se non la venerazione o il timore... C’erano persone che si
incontravano allora per la prima volta dopo parecchi anni e non provavano, le
une per le altre, che una grandissima indifferenza, se non addirittura anzi
segreto fastidio e si parlavano invece come se avessero piacevolmente trascorso
insieme in simpatica compagnia, la serata precedente.
…
Di
tali individui che sanno tutto se ne incontrano talvolta...e persino abbastanza
di frequente. Essi sono al corrente d’ogni cosa; tutta la loro curiosità irrequieta
e tutte le loro capacità si spingono irresistibilmente in una sola direzione,
certamente in mancanza d’interessi vitali più importanti, come direbbe un pensatore
contemporaneo. Sotto le parole “sanno tutto” bisogna intendere del resto, un
campo assai limitato: dove il tale è impiegato, chi frequenta, qual è la sua
sostanza, dove servì da governatore, che dote abbia preso sposandosi, chi gli
è cugino di primo grado, chi di secondo, e così via, sempre nello stesso campo,
... questi onniscienti...