SACRA CONGREGAZIONE PER I SACRAMENTI E IL CULTO DIVINO
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Prot. CD 390/81
DIOCESI ROMANA
Su richiesta dell'Em. Sig. Card. UGO POLETTI,
Vicario Generale della Diocesi di Roma con lettera del 23 febbraio 1981, in
forza delle facoltà concesse a questa Sacra Congregazione dal Sommo Pontefice
GIOVANNI PAOLO II, volentieri approviamo il testo italiano della Messa e della
Liturgia delle Ore di S.MELANIA ad uso della chiesa parrocchiale intitolata
alla medesima santa, secondo l'esemplare allegato.
Nel testo che si stamperà si faccia cenno dell'approvazione concessa
dalla Sede Apostolica. Due esemplari dello stesso testo stampato siano trasmessi
a questa S. Congregazione.
Per quanto riguarda il giorno della celebrazione della festa di S. Melania,
concediamo che si possa celebrare ogni anno il 20 ottobre.
Nonostante qualsiasi disposizione in contrario.
Dalla Sede della S. Congregazione per i Sacramenti e il Culto Divino, il 27
marzo 1981.
Jacobus Card. KNOX
Prefetto
Vergilius NOE'
Segretario
[Indice]
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20 ottobre
S. MELANIA
Solennità
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Nacque a Roma nel 383 da Valerio Publicola e da Ceionia Albina, ambedue appartenenti
a gloriose famiglie romane. A quattordici anni sposò Valerio Piniano convincendolo
però, dopo la morte dei due figli avuti da lui, a condurre vita penitente
e continente. Cresciuta in un ambiente nel quale l'ideale ascetico era fortemente
apprezzato, Melania abbandonò la città per ritirarsi con i suoi
servi e serve in una sua villa suburbana a vivere vita monastica.
Distribuito il suo ingente patrimonio ai poveri ed alle chiese, nel 406 si trasferì
prima a Nola presso il vescovo S. Paolino, amico di famiglia e poi a Messina.
Desiderosa di sempre maggior profitto spirituale soggiornò con la madre
ed il marito a Tagaste alla scuola di S.Agostino e S.Alipio e visitò con
vivo interesse i celebri monasteri d'Egitto, dando sempre fulgido esempio di amore
per le Scritture e il Culto Divino, di distacco dai beni terreni e generosità.
Nel 417 si misero in viaggio verso Gerusalemme, dove Melania volle stabilirsi,
fondando successivamente sul Monte degli Ulivi un monastero femminile ed uno maschile.
Il regolamento delle due comunità, da lei stessa redatto, fu improntato
ad una intensa vita ascetica e liturgica.
Morì il 31 dicembre del 439, a Gerusalemme. [Indice]
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PRIMI VESPRI
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Dal Comune delle sante, eccetto quanto segue
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Inno
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Applaudi, o Roma, alla tua concittadina Melania
che, erede degli antichi Quiriti,
rinunciò alle ricchezze e preferì vivere
come seguace di Cristo povero.
La nobile donna, rinunciando al mondo,
cambia le vesti purpuree con vile abito,
e senza esitare si leva i monili d'oro
dal collo e dalla fronte.
Riportando vittoria su se stessa
lascia i palazzi marmorei della città, orgoglio degli avi,
e senza badare a confini, fa vendere i ricchi campi
e diffonde la carità in tutto il mondo.
Dona le sue ricchezze alle chiese,
le dona alle folte schiere dei poveri.
E' più felice di una regina, quando getta via
gli ultimi soldi dai forzieri, che prima erano pieni.
O Dío uno e Trino, distacca i nostri cuori
dai beni passeggeri, e fa' che,
aiutati dai meriti di Melania,
ci assilli solo il pensiero dei beni eterni.
Amen
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Antifone e Salmi
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1 ant. Benedetto il nome del Signore: nelle sue sante rivela la sua misericordia.
Salmo 112: « Lodate servi del Signore... ».
2 ant. Città di Dio, esalta il tuo Signore: in te ha benedetto i tuoi figli.
Salmo 147: « Glorifica il Signore, Gerusalemme... ».
3 ant. Su di te la compiacenza di Dio: tu sarai la gioia del Signore.
Cantico cfr. Ef. 1,3-10: « Benedetto sia Dio... ».
Antifona al Magnificat Venite e vedete la beata Melania, che fin dalla
prima età diviene matura nella sapienza divina e per amore di Cristo rinuncia
a tutte le ricchezze.
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Intercessioni
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Con la sua misericordia Dio soccorre i poveri e ricolma di beni gli affamati.
Insieme a S.Melania invochiamolo dicendo: infondi in noi, Signore, la tua
carità.
Fa', o Signore, che aumenti nei cristiani lo spirito di carità e di servizio
ai fratelli,
- e abbondi tra loro la carità reciproca.
Insegnaci a riconoscere la tua presenza in ogni uomo che è nella sofferenza
e nel bisogno,
- e a soccorrerlo con generosità e con amore,
Concedici di saper controllare il desiderio sfrenato dei beni terreni,
- per poter venire incontro alle necessità dei più poveri.
Dona ai tuoi discepoli la grazia di testimoniare la forza misteriosa della carità
e della preghiera,
- per edificare un mondo più giusto e più fraterno,
Fa' che i nostri fratelli defunti raggiungano il regno della beatitudine,
- che tu hai promesso a coloro che ti servono nel prossimo.
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Orazione
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O Dio, tu hai voluto che santa Melania risplendesse nella Chiesa per il distacco
da tutte le cose terrene e per una straordinaria carità verso i poveri.
fa' che, seguendo i suoi esempi, otteniamo il premio promesso agli umili e ai
misericordiosi. Per il nostro Signore. [Indice]
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UFFICIO DELLE LETTURE
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Dal Comune delle sante, eccetto quanto segue
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Inno
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Cantiamo inni a Gesù
figlio di una Vergine immacolata,
amico dei puri di cuore
e premio dei casti.
Egli, attraendo a Sé Melania,
con la dolcezza dello Spirito,
la indusse a vincere
gli assalti e le lusinghe del mondo.
Benché fosse contraria,
per ordine del padre è data in matrimonio;
essa tuttavia induce il pio marito
a vivere in continenza.
Da allora tutt'e due si esortano a vicenda
a compiere opere sante.
Essa va avanti e il discepolo di carità arde,
per raggiungere la fervente maestra.
A te sia lode, o Cristo,
nato dalla Vergine
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli eterni. Amen.
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Antifone e salmi
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1 ant. Felice Melania, che per amore di Cristo rinunciò alle delizie
del mondo.
Salmo 18 A: « I cieli narrano la gloria di Dio... ».
2 ant. Distribuì i sui beni ai poveri, la sua giustizia rimane
per tutti i secoli.
Salmo 44 I (2-10): « Effonde il mio cuore... ».
3 ant. Considerò tutte le cose una perdita, per guadagnare Cristo.
Salmo 44 II (11-18): « Ascolta o figlia... ».
V. Il mio cuore medita sempre la tua parola.
R. Signore, mia roccia e mio redentore.
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Prima lettura
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Dalla prima lettera di san Paolo Apostolo ai Corinzi, (12,31 - 13,13).
La carità non avrà mai fine
Fratelli, aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via
migliore di tutte.
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità,
sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma
non avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie ricchezze e dessi il mio corpo per essere
bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è
invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non
gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto
crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono
delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza
è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò
che è perfetto. quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero
bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto
uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno
specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in
modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità;
ma di tutte più grande è la carità!
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Responsorio
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(1 Gv 4, 16. 7)
R. Noi abbiamo creduto all'amore che Dio ha per noi. * Chi sta nell'amore dimora
in Dio e Dio in lui.
V. Amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio.
R. Chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio in lui.
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Seconda lettura
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Dalle lettere di S. Agostino, vescovo e dottore della Chiesa (Lett. 124: PL,
33, 471-473).
Vorrei morire non nel corpo ma nel cuore
Agli illustri signori nel Signore e carissimi per santità e amatissimi
fratelli, Albina, Piniano e Melania, Agostino manda il suo saluto nel Signore.
l. Benché per la mia salute e la mia costituzione non possa sopportare
il freddo, pure non ho mai dovuto sopportare maggiori asprezze che in questo orribile
inverno, perché non son potuto, non dico venire, ma volare da voi, che
venivate da tanto lontano per visitarci e vi trovate così a due passi da
Ippona.
Forse la vostra santità avrà creduto che l'asprezza invernale sia
stata la causa della mia pena. Ma non è così, carissimi. Infatti
quale pena o molestia o anche quale pericolo hanno questi rigori, che io non debba
affrontare e sopportare per venire da voi! Siete infatti per noi una consolazione
tanto grande in mezzo a così gravi mali; lumi accesi così ardentemente
dal Sommo Lume in questa creazione tortuosa e perversa, lumi sublimi per l'umiltà
che avete abbracciata, lumi così chiari per aver disprezzata la celebrità.
Vorrei così godere della spirituale felicità della mia patria (Tagaste),
che ha meritato di avere la vostra presenza. Quando eravate assenti, essa ha già
sentito dire quello che eravate per nascita e quello che siete diventati per la
grazia di Cristo; e benché lo credesse per la carità, pure stentava
a crederlo umanamente possibile.
2. Vi dirò dunque perché non son venuto e da quali mali sono stato
impedito dall'avere un bene così grande, affinché non solo ottenga
il vostro perdono, ma anche meriti, per le vostre preghiere, la misericordia di
Colui che vive e opera in voi.
Il popolo di Ippona, al quale il Signore mi ha dato come servo, è così
fragile in gran parte e quasi in ogni parte, che può soccombere sotto il
peso di una tribolazione anche leggera; ora poi è colpito da una così
grande tribolazione che, benché non sia malato, la sostiene a stento con
una certa forza d'animo.
Quando poco fa sono ritornato, ho trovato che si era molto pericolosamente scandalizzato
della mia assenza. Voi invece, della cui forza spirituale godiamo nel Signore,
comprendete bene quello che è stato detto: « Chi è malato
senza che non lo sia anch'io? Chi subisce uno scandalo ed io non ne arda? »
(2 Cor. 11, 29). Soprattutto perché qui ci sono molti che, calunniandoci,
tentano di mettere contro di noi gli animi di coloro dai quali ci sembra di essere
amati e cedono in questa maniera all'azione del demonio.
Dal momento poi che coloro della cui salvezza ci preoccupiamo, sono inquieti con
noi ed hanno gran desiderio di vendicarsi, io vorrei morire non nel corpo ma nel
cuore, dove la morte si sente più fortemente ed ha conseguenze ancora più
temibili.
Voi certamente scuserete questa mia preoccupazione, specialmente perché,
se vi sdegnaste e vi voleste vendicare, non trovereste forse nulla di più
grave di quello che soffro, per il fatto che non vi vedo a Tagaste.
Spero dunque che, aiutato dalle vostre preghiere, mi sarà concessa la grazia
di venire quanto prima da voi, dovunque sarete in Africa, quando precisamente
sarà passato ciò che ora mi trattiene, visto che questa città,
nella quale lavoriamo, non è degna - e neanche io oso crederla degna -
di rallegrarsi della vostra presenza.
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Responsorio
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(Mt. 25, 35. 40; Pro 19, 17)
R. Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da
bare, ero forestiero e mi avete ospitato: * quello che avete fatto al più
piccolo dei miei fratelli, l'avete fatto a me.
V. Chi fa la carità al povero, fa un prestito al Signore:
R. quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l'avete fatto
a me.
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Orazione
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O Dio, tu hai voluto che santa Melania risplendesse nella Chiesa per il distacco
da tutte le cose terrene e per una straordinaria carità verso i poveri:
fa' che, seguendo i suoi esempi, otteniamo il premio promesso agli umili e ai
misericordiosi. Per il nostro Signore. [Indice]
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LODI MATTUTINE
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Dal Comune delle sante, eccetto quanto segue
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Inno
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Il libro santo, da Dio ispirato,
la casta Melania medita ad ogni ora:
quando risplende il sole
e quando l'oscura notte scende.
Come arde d'amore il suo cuore, mentre legge!
nel sacro Testo che instancabilmente scorre,
impara ad amare Cristo
e a servire i poveri.
Tutte le campagne e i paesi dove il Redentore visse
questa figlia di Roma visitò piamente
e con devozione si diresse anche ai luoghi santi
della torrida Tebaide.
Ora riposa in pace là dove il Re del cielo,
prostrato a terra sudò sangue salutare,
contenta di porre il suo nido
presso il Maestro agonizzante.
Là abitante dal pietoso monte,
geme col flebile mormorio della colomba,
finché l'anima, spiegate le ali,
vola alla Gerusalemme celeste.
O Trinità beata, creatrice di tutte le cose,
a Te risuoni la lode perenne;
fa' che imitiamo la santità di Melania
e meritiamo un giorno di godere la tua gloria.
Amen.
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Antifone con salmi
e cantico della domenica della I settimana
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1 ant. Di te, Signore, ha sete l'anima mia a te anela la mia carne.
Salmo 62, 2-9: «O Dio tu sei il mio Dio... ».
2 ant. Sei stata misericordiosa con i poveri per questo ti benedirà
il Signore in eterno.
Cantico, Dn. 3, 57-88. 56: «Benedite opere tutte... ».
3 ant. Il Signore ti ha amato e ha incoronato di gloria la tua carità.
Salmo 149: «Cantate al Signore un canto nuovo ... ».
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Lettura breve (1
Gv. 4, 19-21)
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Noi amiamo perché Dio ci ha amati per primo. Se una dicesse: «Io
amo Dio», e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti
non ama il prossimo che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è
il comandamento che abbiamo avuto da lui; chi ama Dio, ami anche il suo fratello.
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Responsorio breve
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R. Chi ama i poveri sarà beato, * e riceverà benedizione dal Signore.
V. Chi accoglie i poveri nel nome del Signore parteciperà alla sua gloria,
R. e riceverà benedizione dal Signore.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,
R. Chi ama i poveri sarà beato e riceverà benedizione dal Signore.
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Antifona al Benedictus
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Melania in punto di morte contemplò lieta gli angeli; unita alla loro schiera
entrò beata in cielo.
Cantico: «Benedetto il Signore, Dio d'Israele...».
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Intercessioni
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Onorando in S. Melania l'inesauribile carità di Dio e la sua misericordia
verso i poveri, rivolgiamo a Lui la nostra preghiera col cuore pieno di gioia
e diciamo: Conservaci, o Signore, nella tua carità.
Tu che ami tutti gli uomini e li vuoi salvi, insegnaci ad amarti nei nostri fratelli,
- e a curvarci sulle loro sofferenze con amore sincero.
Fa' che la tua Chiesa, pellegrina sulla terra, sia sostenuta dal tuo Spirito di
carità,
- ed entri nel tuo Regno per formare la Gerusalemme celeste.
Concedici oggi di rallegrare, con le opere di misericordia, i nostri fratelli
poveri,
- e di sperimentare in noi il tuo amore che salva.
Aiutaci a praticare la carità non solo nelle grandi Cose.
- ma anche nelle circostanze ordinarie della vita.
Fa' che collaboriamo ad edificare un ordine più giusto nel mondo.
- e a promuovere la pace fra tutti gli uomini.
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Orazione
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O Dio, tu hai voluto che santa Melania risplendesse nella Chiesa per il distacco
da tutte le cose terrene e per una straordinaria carità verso i poveri:
fa' che, seguendo i suoi esempi, otteniamo il premio promesso agli umili e ai
misericordiosi. Per il nostro Signore. [Indice]
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ORA MEDIA
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Salmodia complementare [Indice]
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SECONDI VESPRI
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Tutto come ai Primi Vespri eccetto quanto segue.
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Lettura breve
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(2 Cor. 8, 1)
Fratelli, come vi segnalate in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella scienza,
in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi
anche in quest'opera generosa. Non dico questo per farvene un comando, ma solo
per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso
gli altri. Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo:
da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste
ricchi per mezzo della sua povertà.
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Responsorio breve
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R. Beato l'uomo che ha cura del debole, * nel giorno della sventura il Signore
lo libera.
V. Il Signore farà scendere su di lui la sua benedizione, * nel giorno
della sventura il Signore lo libera.
R. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
Beato l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della sventura il Signore lo libera.
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Antifona al Magnificat
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Questa Santa, felicissima nella carità di Dio che sempre l'animò,
meritò di udire da Cristo: Melania, serva fedele, vieni nel tuo riposo.
Alleluia.
Cantico: «L'anima mia magnifica il Signore... ».
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Intercessioni
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Uniti per celebrare S. Melania, rivolgiamo la nostra preghiera a Dio che ci ha
dato il Figlio per arricchirci della sua grazia e farci dono della sua vita. Diciamo
con fiducia: Riempici, o Signore, del tuo amore.
Padre misericordioso che ci hai risollevato con la venuta del tuo Figlio e ci
hai fatto conoscere il tue amore verso i piccoli e i poveri,
- fa' che la tua Chiesa sia sempre nel mondo il segno vivo della tua carità.
Hai costituito i pastori del tuo popolo al servizio dei fratelli,
- fa' che siano attenti alle necessità dei poveri e si prodighino per loro.
Hai posto nella carità la perfezione della Legge: insegnaci a gioire con
chi gioisce e a piangere con chi piange,
- affinché la nostra carità cresca sempre più' verso tutti.
Hai creato tutti gli uomini a tua immagine,
- donaci di impegnarci per eliminare le ingiustizie e le disuguaglianze.
Tutti coloro che si sono applicati a sollevare le miserie dei poveri,
- possano contemplare il tuo volto nel regno dei cieli.
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Orazione
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O Dio, tu hai voluto che santa Melania risplendesse nella Chiesa per il distacco
da tutte le cose terrene e per una straordinaria carità verso i poveri;
fa' che, seguendo i suoi esempi, otteniamo il premio promesso agli umili e ai
misericordiosi. Per il nostro Signore. [Indice]
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S. MESSA
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Antifona d'ingresso
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Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di
tuo padre; al re piacerà la tua bellezza.
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Colletta
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O Dio,
tu hai voluto che santa Melania
risplendesse nella Chiesa
per il distacco da tutte le cose terrene
e per una straordinaria carità verso i poveri;
fa' che, seguendo i suoi esempi,
otteniamo il premio promesso agli umili e ai misericordiosi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
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Spezza il pane con l'affamato
Dal libro del profeta Isaia
58, 6-11
Così dice il Signore:
«bNon è forse questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,
nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire chi è nudo,
senza distogliere gli occhi da quelli della tua gente?
Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà;
implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!»,
Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se offrirai il pane all'affamato,
se sazierai chi è digiuno,
allora brillerà tra le tenebre la tua luce,
la tua oscurità sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono».
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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(dal Salmo 111)
R. Il Signore ama chi dona con gioia.
Beato l'uomo che teme il Signore
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza dei giusti sarà benedetta. R.
Onore e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti,
buono, misericordioso e giusto. R.
Felice l'uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
il giusto sarà sempre ricordato. R.
Non temerà annunzio di sventura,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua potenza s'innalza nella gloria. R.
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Seconda lettura
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Noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
(3, 14-18)
Carissimi, noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché
amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello
è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in sé stesso
la vita eterna.
Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Cristo ha dato la sua vita per noi: quindi
anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo
mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore,
come dimora in lui l'amore di Dio?
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità.
Parola di Dio.
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Canto al vangelo
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(Matt. 19)
Alleluia, alleluia. Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo
ai poveri e avrai un tesoro nel cielo: poi vieni e seguimi.
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Vangelo
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Ogni volta che avete fatto qualcosa a uno di questi miei fratelli più
piccoli, l'avete fatto a me.
Dal Vangelo secondo Matteo
(25, 31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo
verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono
della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà
gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà
le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti
del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla
fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,
ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo
e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato
e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo
visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando
ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo,
il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste
cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti,
nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché
ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato
da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato
o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?
Ma egli risponderà: in verità vi dico: ogni volta che non avete
fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete
fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita
eterna ».
Parola del Signore.
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Sulle offerte
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In questa celebrazione di Santa Melania,
che si offrì a te, come gradito olocausto,
accogli, o Dio,
l'offerta che ti presentiamo.
Per Cristo nostro Signore.
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Prefazio dei Santi
I o II
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Antifona alla comunione
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(Mt 25, 40)
In verità vi dico
ogni volta che avete fatto queste cose
a uno di questi miei fratelli più piccoli
l'avete fatto a me.
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Dopo la comunione
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O Dio, il pane eucaristico che abbiamo ricevuto, partecipando al sacro convito
del Corpo e Sangue del tuo Figlio, infonda in noi la tua carità e ci sostenga
ogni giorno del nostro cammino fino a raggiungere, con Santa Melania, la patria
beata. Per Cristo nostro Signore [Indice]
[Melania la Santa]
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