MESSA
SANTA ELISABETTA DI UNGHERIA
Nacque nel 1207 da Andrea, re d'Ungheria. Ancora fanciulla fu data in sposa a Ludovico IV, Langravio di Turingia, al quale diede tre figli. Dedita alla meditazione delle cose celesti ed avendo abbracciato, dopo la morte del marito, una vita di povertà, costruì un ospedale in cui ella stessa serviva i malati. Morì nel 1231.
Antifona d'Ingresso
"Venite, benedetti del Padre mio", dice il Signore, "ero malato e mi avete visitato. In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Colletta
O Dio, che a sant'Elisabetta hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri, concedi anche a noi, per sua intercessione, di servire con instancabile carità coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno. Per Cristo, nostro Signore.
Prima Lettura
Sap 13, 1-9
Dal libro della Sapienza.
Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell'ignoranza di Dio, e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone le opere, riconobbero l'artefice. Ma o il fuoco o il vento o l'aria veloce, la volta stellata o l'acqua impetuosa o le luci del cielo essi considerarono come dèi, reggitori del mondo. Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi, pensino quanto è superiore il loro sovrano, perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza. Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia, pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati. Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore. Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero, perché essi facilmente s'ingannano cercando Dio e volendolo trovare. Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura e si lasciano prendere dall'apparenza perché le cose viste sono belle. Neppure costoro però sono scusabili, perché, se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?
Salmo
Salmo 18 (19)
I cieli narrano la gloria di Dio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
Vangelo
Lc 17, 26-37
Dal vangelo secondo Luca.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l'uno verrà portato via e l'altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà portata via e l'altra lasciata". Allora gli chiesero: "Dove, Signore?". Ed egli disse loro: "Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi".
Sulle Offerte
Accogli i nostri doni, o Padre, in questo memoriale dell'infinito amore del tuo Figlio, e per l'intercessione dei tuoi santi, confermaci nella generosa dedizione a te e ai fratelli. Per Cristo...
Comunione
"Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici", dice il Signore.
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai fatto gustare la dolcezza del pane della vita, concedi a noi tuoi fedeli, sull'esempio di santa Elisabetta, di progredire nella via della carità per possedere l'eredità eterna. Per Cristo...
UFFICIO DELLE LETTURE
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
La carità divina
congiunge santa Elisabetta di Ungheria
all'eterno convito
nel regno dei beati.
La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell'amore di Dio.
O sorella dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via della pace.
Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore.
Sia lode al Padre e al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1a Antifona
Non disprezzare la mia supplica, o Dio, nel clamore degli empi.
1° Salmo
SALMO 54, 2-9
L'amico che tradisce
Porgi l'orecchio, Dio, alla mia preghiera,
non respingere la mia supplica;
dammi ascolto e rispondimi.
Mi agito nel mio lamento
e sono sconvolto al grido del nemico,
al clamore dell'empio.
Contro di me riversano sventura,
mi perseguitano con furore.
Dentro di me freme il mio cuore,
piombano su di me terrori di morte.
Timore e spavento mi invadono
e lo sgomento mi opprime.
Dico: "Chi mi darà ali come di colomba,
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
Riposerei in un luogo di riparo
dalla furia del vento e dell'uragano".
1a Antifona
Non disprezzare la mia supplica, o Dio, nel clamore degli empi.
2a Antifona
Dall'assalto del nemico Dio ci ha liberato.
2° Salmo
SALMO 54, 10-15
L'amico che tradisce
Disperdili, Signore,
confondi le loro lingue:
ho visto nella città violenza e contese.
Giorno e notte si aggirano sulle sue mura;
all'interno iniquità, travaglio e insidie
e non cessano nelle sue piazze
sopruso e inganno.
Se mi avesse insultato un nemico,
l'avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario,
da lui mi sarei nascosto.
Ma sei tu, mio compagno,
mio amico e confidente;
ci legava una dolce amicizia,
verso la casa di Dio camminavamo in festa.
2a Antifona
Dall'assalto del nemico Dio ci ha liberato.
3a Antifona
Getta nel Signore il tuo affanno: egli ti salverà.
3° Salmo
SALMO 54, 17-24
L'amico che tradisce
Io invoco Dio e il Signore mi salva.
Di sera, al mattino, a mezzogiorno
mi lamento e sospiro
ed egli ascolta la mia voce;
mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono:
sono tanti i miei avversari.
Dio mi ascolta e li umilia,
egli che domina da sempre.
Per essi non c'è conversione
e non temono Dio.
Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici,
ha violato la sua alleanza.
Più untuosa del burro è la sua bocca,
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell'olio le sue parole,
ma sono spade sguainate.
Getta sul Signore il tuo affanno
ed egli ti darà sostegno,
mai permetterà che il giusto vacilli.
Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba
gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni.
Ma io, Signore, in te confido.
3a Antifona
Getta nel Signore il tuo affanno: egli ti salverà.
Prima Lettura
V. Il mio cuore medita sempre la tua parola.
R. Signore, mia roccia e mio redentore.
Dal libro dei Proverbi 31, 10-31
Elogio della donna forte
Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. Ella è simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste. Si alza quando ancora è notte e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche. Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia. E' soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna. Stende la sua mano alla conocchia e gira il fuso con le dita. Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero. Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. Si fa delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti. Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese. Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante. Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell'avvenire. Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà. Sorveglia l'andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia. I suoi figli sorgono a proclamarla beata e suo marito a farne l'elogio: "Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!". Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. Datele del frutto delle sue mani e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.
Responsorio Prima Lettura
Cfr. Pro 31, 17. 18; cfr. Salmo 45, 6
R. Questa è la donna perfetta, rivestita della forza di Dio;
nella notte non si spegne la sua lucerna.
V. Dio la sostiene con la luce del suo volto: non potrà vacillare,
R. nella notte non si spegne la sua lucerna.
Seconda Lettura
Dalla "Lettera" scritta da Corrado di Marburgo, direttore spirituale di santa Elisabetta (Al pontefice, anno 1232; A. Wyss, Hessisches Urkundenbuch I, Lipsia 1879, 31-35)
Elisabetta conobbe ed amò Cristo nei poveri
Elisabetta incominciò presto a distinguersi in virtù e santità di vita. Ella aveva sempre consolato i poveri, ma da quando fece costruire un ospedale presso un suo castello, e vi raccolse malati di ogni genere, da allora si dedicò interamente alla cura dei bisognosi. Distribuiva con larghezza i doni della sua beneficenza non solo a coloro che ne facevano domanda presso il suo ospedale, ma in tutti i territori dipendenti da suo marito. Arrivò al punto da erogare in beneficenza i proventi dei quattro principati di suo marito e da vendere oggetti di valore e vesti preziose per distribuirne il prezzo ai poveri. Aveva preso l'abitudine di visitare tutti i suoi malati personalmente, due volte al giorno, al mattino e alla sera. Si prese cura diretta dei più ripugnanti. Nutrì alcuni, ad altri procurò un letto, altri portò sulle proprie spalle, prodigandosi sempre in ogni attività di bene, senza mettersi tuttavia per questo in contrasto con suo marito. Dopo la morte di lui, tendendo alla più alta perfezione, mi domandò con molte lacrime che le permettessi di chiedere l'elemosina di porta in porta. Un Venerdì santo, quando gli altari sono spogli, poste la mani sull'altare in una cappella del suo castello, dove aveva accolto i Frati Minori, alla presenza di alcuni intimi, rinunziò alla propria volontà, a tutte le vanità del mondo e a tutto quello che nel vangelo il Salvatore ha consigliato di lasciare. Fatto questo, temendo di poter essere riassorbita dal rumore del mondo e dalla gloria umana, se rimaneva nei luoghi in cui era vissuta insieme al marito e in cui era tanto ben voluta e stimata, volle seguirmi a Marburgo, sebbene io non volessi. Quivi costruì un ospedale ove raccolse i malati e gli invalidi e servì alla propria mensa i più miserabili ed i più derelitti. Affermo davanti a Dio che raramente ho visto una donna così contemplativa come Elisabetta, che pure era dedita a molte attività. Alcuni religiosi e religiose constatarono assai spesso che, quando ella usciva dalla sua preghiera privata, emanava dal volto un mirabile splendore e che dai suoi occhi uscivano come dei raggi di sole. Prima della morte ne ascoltai la confessione e le domandai cosa si dovesse fare dei suoi averi e delle suppellettili. Mi rispose che quanto sembrava sua proprietà era tutto dei poveri e mi pregò di distribuire loro ogni cosa, eccetto una tunica di nessun valore di cui era rivestita, e nella quale volle esser seppellita. Fatto questo, ricevette il Corpo del Signore. Poi, fino a sera, spesso ritornava su tutte le cose belle che aveva sentito nella predicazione. Infine raccomandò a Dio, con grandissima devozione, tutti coloro che le stavano dintorno, e spirò come addormentandosi dolcemente.
Responsorio Seconda Lettura
Gdt 15, 11 (volg.); At 10, 4
R. Hai agito con forza e costanza; era saldo il tuo cuore in un casto affetto;
per questo ti loderanno in eterno.
V. Le tue preghiere e le tue elemosine restavano presenti al Signore:
R. per questo ti loderanno in eterno.
Preghiamo
O Dio, che a sant'Elisabetta hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri, concedi anche a noi, per sua intercessione, di servire con instancabile carità coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno. Per Cristo, nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
LODI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
O Cristo, Verbo del Padre,
re glorioso fra i santi,
luce e salvezza del mondo,
in te crediamo.
Cibo e bevanda di vita,
balsamo, veste, dimora,
forza, rifugio, conforto,
in te speriamo.
Illumina col tuo Spirito
l'oscura notte del male,
orienta il nostro cammino
incontro al Padre. Amen.
1a Antifona
Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
1° Salmo
SALMO 50
Pietà di me, o Signore
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia;
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondato;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato,
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime
sopra il tuo altare.
1a Antifona
Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
2a Antifona
Rallegrati, Gerusalemme: in te si raduneranno i popoli e benediranno il Signore.
Cantico
CANTICO Tb 13, 10-13. 15. 16c-17a
Ringraziamento per la liberazione del popolo
Tutti parlino del Signore
e diano lode a lui in Gerusalemme.
Gerusalemme, città santa,
ti ha castigata per le opere dei tuoi figli,
e avrà ancora pietà per i figli dei giusti.
Da' lode degnamente al Signore
e benedici il re dei secoli;
egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia,
per allietare in te tutti i deportati,
per far contenti in te tutti gli sventurati,
per tutte le generazioni dei secoli.
Come luce splendida brillerai
sino ai confini della terra;
nazioni numerose verranno a te da lontano;
gli abitanti di tutti i confini della terra
verranno verso la dimora del tuo santo nome,
portando in mano i doni per il re del cielo.
Generazioni e generazioni
esprimeranno in te l'esultanza
e il nome della città eletta
durerà nei secoli.
Sorgi ed esulta per i figli dei giusti:
tutti presso di te si raduneranno
e benediranno il Signore dei secoli.
Beati coloro che ti amano,
beati coloro che gioiscono per la tua pace.
Anima mia,
benedici il Signore, il gran sovrano:
Gerusalemme sarà ricostruita
come città della sua residenza per sempre.
2a Antifona
Rallegrati, Gerusalemme: in te si raduneranno i popoli e benediranno il Signore.
3a Antifona
Città di Dio, loda il tuo Signore: egli manda a te la sua parola.
Salmo di Lode
SALMO 147
La Gerusalemme riedificata
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine,
di fronte al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ecco si scioglie,
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto
con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri
i suoi precetti.
3a Antifona
Città di Dio, loda il tuo Signore: egli manda a te la sua parola.
Lettura Breve
Rm 12, 1-2
Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
Responsorio Breve
R. Dio la sostiene con la luce del suo volto.
Dio la sostiene con la luce del suo volto.
V. Non potrà vacillare: Dio è con lei
con la luce del suo volto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dio la sostiene con la luce del suo volto.
Antifona al Benedictus
Il regno dei cieli è simile a un mercante in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, vende tutti i suoi averi e la compra.
Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore
Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Antifona al Benedictus
Il regno dei cieli è simile a un mercante in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, vende tutti i suoi averi e la compra.
Invocazioni
Glorifichiamo il nostro Salvatore con tutti i santi e le sante del cielo, e supplichiamolo:
Vieni, Signore Gesù.
Signore Gesù, che hai perdonato molto alla donna peccatrice perché aveva molto amato,
- perdona i nostri debiti.
Signore Gesù, che nei tuoi viaggi apostolici fosti seguito dalle sante donne e aiutato dal loro umile servizio,
- concedi a noi di seguire la via della carità,
Signore Gesù, ascoltato come maestro da Maria e servito da Marta,
- rendici attenti alla tua parola e generosi nella carità.
Signore Gesù, che chiami fratello, sorella e madre quanti compiono la tua volontà,
- fa' che aderiamo sempre ai tuoi desideri nelle parole e nelle opere.
Padre nostro.
Preghiamo
O Dio, che a sant'Elisabetta hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri, concedi anche a noi, per sua intercessione, di servire con instancabile carità coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
ORA MEDIA NONA
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.
Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.
Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
1a Antifona
Grande pace a chi ama la tua legge, Signore.
1° Salmo
SALMO 118, 161-168
I potenti mi perseguitano senza motivo,
ma il mio cuore teme le tue parole.
Io gioisco per la tua promessa,
come uno che trova grande tesoro.
Odio il falso e lo detesto,
amo la tua legge.
Sette volte al giorno io ti lodo
per le sentenze della tua giustizia.
Grande pace per chi ama la tua legge,
nel suo cammino non trova inciampo.
Aspetto da te la salvezza, Signore,
e obbedisco ai tuoi comandi.
Io custodisco i tuoi insegnamenti
e li amo sopra ogni cosa.
Osservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti:
davanti a te sono tutte le mie vie.
1a Antifona
Grande pace a chi ama la tua legge, Signore.
2a Antifona
Fratelli nella fede, erano un cuor solo e un'anima sola.
2° Salmo
SALMO 132
Gioia dell'amore fraterno
Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme!
E' come olio profumato sul capo,
che scende sulla barba, sulla barba di Aronne,
che scende sull'orlo della sua veste.
E' come rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione
e la vita per sempre.
2a Antifona
Fratelli nella fede, erano un cuor solo e un'anima sola.
3a Antifona
Signore, mia forza di salvezza, salvami dalle mani dell'empio.
3° Salmo
SALMO 139, 1-9ab. 13-14
Tu sei il mio rifugio
Salvami, Signore, dal malvagio,
proteggimi dall'uomo violento,
da quelli che tramano sventure nel cuore
e ogni giorno scatenano guerre.
Aguzzano la lingua come serpenti;
veleno d'aspide è sotto le loro labbra.
Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi,
salvami dall'uomo violento:
essi tramano per farmi cadere.
I superbi mi tendono lacci
e stendono funi come una rete,
pongono agguati sul mio cammino.
Io dico al Signore: "Tu sei il mio Dio;
ascolta, Signore, la voce della mia preghiera".
Signore, mio Dio, forza della mia salvezza,
proteggi il mio capo nel giorno della lotta.
Signore, non soddisfare i desideri degli empi,
non favorire le loro trame.
So che il Signore difende la causa dei miseri,
il diritto dei poveri.
Sì, i giusti loderanno il tuo nome,
i retti abiteranno alla tua presenza.
3a Antifona
Signore, mia forza di salvezza, salvami dalle mani dell'empio.
Lettura Breve
Fil 4, 8. 9b
Fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri.
E il Dio della pace sarà con voi!
V. Voglio cantare inni a te, Signore:
R. agirò con saggezza nella via dell'innocenza.
Preghiamo
O Dio, che a sant'Elisabetta hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri, concedi anche a noi, per sua intercessione, di servire con instancabile carità coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno. Per Cristo, nostro Signore.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Lode alla donna forte:
lo splendore dei cieli
rivela il suo valore.
Arse di santo amore,
quando in preghiere ed opere
serviva i suoi fratelli.
Il Pane e la Parola
sostennero i suoi passi
verso la meta eterna.
O Cristo, nostra forza,
benedici il tuo popolo
nel nome dei tuoi santi.
A te, Gesù, sia gloria,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Ogni giorno, Signore, ti benedico, ricordo i prodigi del tuo amore.
1° Salmo
SALMO 144, 1-13
Lode alla Maestà divina
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore
e degno di ogni lode,
la sua grandezza
non si può misurare.
Una generazione narra all'altra le tue opere,
annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria
e raccontano i tuoi prodigi.
Dicono la stupenda tua potenza
e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa,
acclamano la tua giustizia.
Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all'ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,
per manifestare agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.
1a Antifona
Ogni giorno, Signore, ti benedico, ricordo i prodigi del tuo amore.
2a Antifona
Gli occhi di tutti guardano a te: sei vicino, Signore, a quelli che ti cercano.
2° Salmo
SALMO 144, 14-21
Il tuo regno è un regno eterno
Fedele è il Signore in tutte le sue parole,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano
e sazi la fame di ogni vivente.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.
Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore protegge quanti lo amano,
ma disperde tutti gli empi.
Canti la mia bocca
la lode del Signore.
Ogni vivente benedica il suo nome santo,
in eterno e sempre.
2a Antifona
Gli occhi di tutti guardano a te: sei vicino, Signore, a quelli che ti cercano.
3a Antifona
Giuste e vere le tue vie, o re delle genti!
Cantico
CANTICO Ap 15, 3-4
Inno di adorazione e di lode
Grandi e mirabili sono le tue opere,
o Signore Dio onnipotente;
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!
Chi non temerà il tuo nome,
chi non ti glorificherà, o Signore?
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a te, Signore,
davanti a te si prostreranno,
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.
3a Antifona
Giuste e vere le tue vie, o re delle genti!
Lettura breve
Rm 8, 28-30
Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.
Responsorio
R. Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.
Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.
V. Nella sua tenda ti ha fatto abitare
e ti ha prediletta.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.
Antifona al Magnificat
A te, il frutto delle tue fatiche; a te, la lode dalla nostra assemblea.
Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Magnificat
A te, il frutto delle tue fatiche; a te, la lode dalla nostra assemblea.
Intercessioni
Con la preziosa intercessione di tutti i santi e di tutte le sante del cielo preghiamo il Signore:
Ricordati della tua Chiesa, Signore.
Per le sante martiri, che con cristiana fortezza hanno vinto la morte,
- dona alla tua Chiesa, in mezzo alle sofferenze e alle prove, la forza dello Spirito.
Per le spose, che si santificarono con la grazia del sacramento nuziale,
- dona alla tua Chiesa la fecondità apostolica.
Per le vedove, che hanno illuminato la loro solitudine con la preghiera e le opere di carità,
- concedi alla tua Chiesa di testimoniare al mondo la forza misteriosa della carità e della preghiera.
Per le madri sante, che generarono ed educarono i loro figli all'impegno civile e alla testimonianza del tuo regno,
- dona alla tua Chiesa di generare tutti gli uomini alla verità e alla grazia.
Per tutte le sante donne, che hanno meritato di contemplare la luce del tuo volto,
- concedi ai nostri fratelli defunti l'eterna gioia del paradiso.
Padre nostro.
Preghiamo
O Dio, che a sant'Elisabetta hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri, concedi anche a noi, per sua intercessione, di servire con instancabile carità coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.