18 maggio 2023 - Giovedì - Tempo: Pasqua - Sesta Settimana di Pasqua - Seconda settimana del salterio

MESSA

Antifona d'Ingresso
Quando avanzavi, o Dio, davanti al tuo popolo, e ad essi aprivi la via e abitavi con loro, la terra tremò e stillarono i cieli. Alleluia.

Colletta
O Dio, nostro Padre, che ci hai reso partecipi dei doni della salvezza, fa' che professiamo con la fede e testimoniamo con le opere la gioia della risurrezione. Per Cristo, nostro Signore.

Prima Lettura
At 18, 1-8
Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto. Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende. Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci. Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedònia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo. Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli, scuotendosi le vesti, disse: "Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente. D'ora in poi me ne andrò dai pagani". Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corìnzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare.

Salmo
Salmo 97 (98)
Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.
Oppure:
La tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli.
Oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Non vi lascerò orfani, dice il Signore; vado e ritorno a voi, e il vostro cuore sarà nella gioia.

Alleluia.

Vangelo
Gv 16, 16-20

Dal vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: "Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete". Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: "Che cos'è questo che ci dice: "Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete", e: "Io me ne vado al Padre"?". Dicevano perciò: "Che cos'è questo "un poco", di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire". Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: "State indagando tra voi perché ho detto: "Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete"? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia".

Sulle Offerte
Accogli, Signore, l'offerta del nostro sacrificio, perché rinnovati nello spirito, possiamo rispondere sempre meglio all'opera della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore.

Comunione
"Ecco io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo". Alleluia.

Dopo la Comunione
O Dio grande e misericordioso, che nel Signore risorto riporti l'umanità alla speranza eterna, accresci in noi l'efficacia del mistero pasquale, con la forza di questo sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

UFFICIO DELLE LETTURE

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Ecco il gran giorno di Dio,
splendente di santa luce:
nasce nel sangue di Cristo
l'aurora di un mondo nuovo.

Torna alla casa il prodigo,
splende la luce al cieco;
il buon ladrone graziato
dissolve l'antica paura.

Gli angeli guardano attoniti
il supplizio della croce,
da cui l'innocente e il reo
salgono uniti al trionfo.

O mistero insondabile
dell'umana redenzione:
morendo sopra il patibolo
Cristo sconfigge la morte.

Giorno di grandi prodigi!
La colpa cerca il perdono,
l'amore vince il timore,
la morte dona la vita.

Irradia sulla tua Chiesa
la gioia pasquale, o Signore,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.

Sia lode e onore a Cristo,
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.

1a Antifona
Tu ci salvi, Signore: celebriamo il tuo nome per sempre, alleluia.

1° Salmo
SALMO 43, 2-9
Il popolo di Dio nella sventura

Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito,
i nostri padri ci hanno raccontato
l'opera che hai compiuto ai loro giorni,
nei tempi antichi.

Tu, per piantarli, con la tua mano
hai sradicato le genti,
per far loro posto, hai distrutto i popoli.

Poiché non con la spada conquistarono la terra,
né fu il loro braccio a salvarli;

ma il tuo braccio e la tua destra
e la luce del tuo volto,
perché tu li amavi.

Sei tu il mio re, Dio mio,
che decidi vittorie per Giacobbe.

Per te abbiamo respinto i nostri avversari,
nel tuo nome abbiamo annientato
i nostri aggressori.

Infatti nel mio arco non ho confidato
e non la mia spada mi ha salvato,
ma tu ci hai salvati dai nostri avversari,
hai confuso i nostri nemici.

In Dio ci gloriamo ogni giorno,
celebrando senza fine il tuo nome.

1a Antifona
Tu ci salvi, Signore: celebriamo il tuo nome per sempre, alleluia.

2a Antifona
Perdona il tuo popolo, Signore; non ci esporre alla vergogna.

2° Salmo
SALMO 43, 10-17
Il popolo di Dio nella sventura

Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna,
e più non esci con le nostre schiere.
Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari
e i nostri nemici ci hanno spogliati.

Ci hai consegnato come pecore da macello,
ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.
Hai venduto il tuo popolo per niente,
sul loro prezzo non hai guadagnato.

Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini,
scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.
Ci hai resi la favola dei popoli,
su di noi le nazioni scuotono il capo.

L'infamia mi sta sempre davanti
e la vergogna copre il mio volto
per la voce di chi insulta e bestemmia,
davanti al nemico che brama vendetta.

2a Antifona
Perdona il tuo popolo, Signore; non ci esporre alla vergogna.

3a Antifona
Sorgi, Signore, salvaci nella tua misericordia, alleluia.

3° Salmo
SALMO 43, 18-27
Il popolo di Dio nella sventura

Tutto questo ci è accaduto
e non ti avevamo dimenticato,
non avevamo tradito la tua alleanza.

Non si era volto indietro il nostro cuore,
i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;
ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli
e ci hai avvolti di ombre tenebrose.

Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio
e teso le mani verso un dio straniero,
forse che Dio non lo avrebbe scoperto,
lui che conosce i segreti del cuore?

Per te ogni giorno siamo messi a morte,
stimati come pecore da macello.

Svegliati, perché dormi, Signore?
Destati, non ci respingere per sempre.
Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?

Poiché siamo prostrati nella polvere,
il nostro corpo è steso a terra.
Sorgi, vieni in nostro aiuto;
salvaci per la tua misericordia.

3a Antifona
Sorgi, Signore, salvaci nella tua misericordia, alleluia.

Prima Lettura
V. Per la tua risurrezione, o Cristo alleluia,
R. gioiscono i cieli e la terra, alleluia.

Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo 3, 1-11
Siamo figli di Dio

Carissimi, quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche violazione della legge, perché il peccato è violazione della legge. Voi sapete che egli è apparso per togliere i peccati e che in lui non v'è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non lo ha visto né l'ha conosciuto. Figlioli, nessuno v'inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com'egli è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché il diavolo è peccatore fin dal principio. Ora il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché un germe divino dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio. Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello. Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri.

Responsorio Prima Lettura
Cfr. 1 Gv 3, 1. 2

R. Quale grande amore ci ha dato il Padre:
siamo chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente, alleluia.
V. Quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
R. Siamo chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente, alleluia.

Seconda Lettura
Dai "Discorsi" di san Leone Magno, papa (Disc. 2 sull'Ascensione 1, 4; PL 54, 397-399)
L'Ascensione del Signore accresce la nostra fede

Nella festa di Pasqua la risurrezione del Signore è stata per noi motivo di grande letizia. Così ora è causa di ineffabile gioia la sua ascensione al cielo. Oggi infatti ricordiamo e celebriamo il giorno in cui la nostra povera natura è stata elevata in Cristo fino al trono di Dio Padre, al di sopra di tutte le milizie celesti, sopra tutte le gerarchie angeliche, sopra l'altezza di tutte le potestà. L'intera esistenza cristiana si fonda e si eleva su una arcana serie di azioni divine per le quali l'amore di Dio rivela maggiormente tutti i suoi prodigi. Pur trattandosi di misteri che trascendono la percezione umana e che ispirano un profondo timore reverenziale, non per questo vien meno la fede, vacilla la speranza e si raffredda la carità. Credere senza esitare a ciò che sfugge alla vista materiale e fissare il desiderio là dove non si può arrivare con lo sguardo, è forza di cuori veramente grandi e luce di anime salde. Del resto, come potrebbe nascere nei nostri cuori la carità, come potrebbe l'uomo essere giustificato per mezzo della fede, se il mondo della salvezza dovesse consistere solo in quelle cose che cadono sotto i nostri sensi? Perciò quello che era visibile del nostro Redentore è passato nei riti sacramentali. Perché poi la fede risultasse più autentica e ferma, alla osservazione diretta è succeduto il magistero, la cui autorità avrebbero ormai seguito i cuori dei fedeli, rischiarati dalla luce suprema. Questa fede si accrebbe con l'ascensione del Signore e fu resa ancor più salda dal dono dello Spirito Santo. Non riuscirono ad eliminarla con il loro spavento né le catene, né il carcere, né l'esilio, né la fame o il fuoco, né i morsi delle fiere, né i supplizi più raffinati, escogitati dalla crudeltà dei persecutori. Per questa fede in ogni parte del mondo hanno combattuto fino a versare il sangue, non solo uomini, ma anche donne; non solo fanciulli, ma anche tenere fanciulle. Questa fede ha messo in fuga i demoni, ha vinto le malattie, ha risuscitato i morti. Gli stessi santi apostoli, nonostante la conferma di numerosi miracoli e benché istruiti da tanti discorsi, s'erano lasciati atterrire dalla tremenda passione del Signore ed avevano accolto, non senza esitazione, la realtà della sua risurrezione. Però dopo seppero trarre tanto vantaggio dall'ascensione del Signore, da mutare in letizia tutto ciò che prima aveva causato loro timore. La loro anima era tutta rivolta a contemplare la divinità del Cristo, assiso alla destra del Padre. Non erano più impediti, per la presenza visibile del suo corpo, dal fissare lo sguardo della mente nel Verbo, che, pur discendendo dal Padre, non l'aveva mai lasciato, e, pur risalendo al Padre, non si era allontanato dai discepoli. Proprio allora, o dilettissimi, il Figlio dell'uomo si diede a conoscere nella maniera più sublime e più santa come Figlio di Dio, quando rientrò nella gloria della maestà del Padre, e cominciò in modo ineffabile a farsi più presente per la sua divinità, lui che, nella sua umanità visibile, si era fatto più distante da noi. Allora la fede, più illuminata, fu in condizione di percepire in misura sempre maggiore l'identità del Figlio con il Padre, e cominciò a non aver più bisogno di toccare nel Cristo quella sostanza corporea, secondo la quale è inferiore al Padre. Infatti, pur rimanendo nel Cristo glorificato la natura del corpo, la fede dei credenti era condotta in quella sfera in cui avrebbe potuto toccare l'Unigenito uguale al Padre, non più per contatto fisico, ma per la contemplazione dello spirito.

Responsorio Seconda Lettura
Cfr. Eb 8, 1; 10, 23. 22

R. Noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra dell'Onnipotente nei cieli.
Accostiamoci a lui con cuore sincero, nella pienezza della fede, alleluia.
V. Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso.
R. Accostiamoci a lui con cuore sincero, nella pienezza della fede, alleluia.

Preghiamo
O Dio, che ci hai reso partecipi dei doni della redenzione, fa' che viviamo sempre la gioia della risurrezione del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

LODI

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Sfolgora il sole di Pasqua,
risuona il cielo di canti,
esulta di gioia la terra.

Dagli abissi della morte
Cristo ascende vittorioso
insieme agli antichi padri.

Accanto al sepolcro vuoto
invano veglia il custode:
il Signore è risorto.

O Gesù, re immortale,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.

Irradia sulla tua Chiesa,
pegno d'amore e di pace,
la luce della tua Pasqua.

Sia gloria e onore a Cristo,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.

1a Antifona
Io sono la vite, voi i tralci, alleluia.

1° Salmo
SALMO 79
Visita, o Signore, la tua vigna

Tu, pastore d'Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi
davanti a Efraim, Beniamino e Manasse.

Risveglia la tua potenza
e vieni in nostro soccorso.

Rialzaci, Signore, nostro Dio,
fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Signore, Dio degli eserciti,
fino a quando fremerai di sdegno
contro le preghiere del tuo popolo?

Tu ci nutri con pane di lacrime,
ci fai bere lacrime in abbondanza.
Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini,
e i nostri nemici ridono di noi.

Rialzaci, Dio degli eserciti,
fa' risplendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Hai divelto una vite dall'Egitto,
per trapiantarla hai espulso i popoli.
Le hai preparato il terreno,
hai affondato le sue radici e ha riempito la terra.

La sua ombra copriva le montagne
e i suoi rami i più alti cedri.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare
e arrivavano al fiume i suoi germogli.

Perché hai abbattuto la sua cinta
e ogni viandante ne fa vendemmia?
La devasta il cinghiale del bosco
e se ne pasce l'animale selvatico.

Dio degli eserciti, volgiti,
guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna,
proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato.

Quelli che l'arsero col fuoco e la recisero
periranno alla minaccia del tuo volto.

Sia la tua mano sull'uomo della tua destra,
sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.

Da te più non ci allontaneremo,
ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.

Rialzaci Signore, Dio degli eserciti,
fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

1a Antifona
Io sono la vite, voi i tralci, alleluia.

2a Antifona
Attingerete con gioia alle sorgenti della salvezza, alleluia.

Cantico
CANTICO Is 12, 1-6
Esultanza del popolo redento

Ti ringrazio, Signore;
tu eri con me adirato,
ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io confiderò, non avrò mai timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.

In quel giorno direte:
"Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
proclamate che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore,
perché ha fatto opere grandi,
ciò sia noto in tutta la terra.

Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele".

2a Antifona
Attingerete con gioia alle sorgenti della salvezza, alleluia.

3a Antifona
Il Signore ci nutre con fiore di frumento, alleluia.

Salmo di Lode
SALMO 80
Solenne rinnovazione dell'alleanza

Esultate in Dio, nostra forza,
acclamate al Dio di Giacobbe.
Intonate il canto e suonate il timpano,
la cetra melodiosa con l'arpa.

Suonate la tromba nel plenilunio,
nostro giorno di festa.
Questa è una legge per Israele,
un decreto del Dio di Giacobbe.

Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe,
quando usciva dal paese d'Egitto.

Un linguaggio mai inteso io sento:
"Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.

Hai gridato a me nell'angoscia e io ti ho liberato,
avvolto nella nube ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Meriba.

Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire;
Israele, se tu mi ascoltassi!
Non ci sia in mezzo a te un altro dio
e non prostrarti a un dio straniero.

Sono io il Signore tuo Dio,
che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto;
apri la tua bocca, la voglio riempire.

Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito.
L'ho abbandonato alla durezza del suo cuore,
che seguisse il proprio consiglio.

Se il mio popolo mi ascoltasse,
se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari porterei la mia mano.

I nemici del Signore gli sarebbero sottomessi
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre;
li nutrirei con fiore di frumento,
li sazierei con miele di roccia".

3a Antifona
Il Signore ci nutre con fiore di frumento, alleluia.

Lettura Breve
At 13, 36-38

Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, morì e fu unito ai suoi padri e subì la corruzione. Ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto la corruzione. Vi sia dunque noto, fratelli, che per opera di lui vi viene annunziata la remissione dei peccati.

Responsorio Breve
R. Cristo è risorto dai morti, alleluia, alleluia.
Cristo è risorto dai morti, alleluia, alleluia.
V. Annunzia il perdono dei peccati.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Cristo è risorto dai morti, alleluia, alleluia.

Antifona al Benedictus
Un poco, e non mi vedrete; ancora un poco, e mi rivedrete: io vado al Padre, alleluia.

Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen

Antifona al Benedictus
Un poco, e non mi vedrete; ancora un poco, e mi rivedrete: io vado al Padre, alleluia.

Invocazioni
Dio Padre ha dato il suo Figlio come principio di risurrezione e di vita nuova. Nel suo nome innalziamo la nostra umile preghiera:
Santifica il tuo popolo, Signore.
Nell'esodo hai guidato gli Ebrei con la colonna di fuoco,
- fa' che il Cristo sia per noi luce di vita.
Sul monte Sinai hai istruito il popolo nella tua legge,
-- fa' che il Cristo risorto sia per noi oggi parola di vita.
Nel deserto hai nutrito il tuo popolo con la manna,
-- fa' che il Cristo risorto sia per noi oggi pane di vita.
Hai dissetato il tuo popolo con l'acqua scaturita dalla roccia,
-- fa' che il Cristo risorto doni a noi oggi colui che è Spirito di vita.
Padre nostro.

Preghiamo
O Dio, che ci hai reso partecipi dei doni della redenzione, fa' che viviamo sempre la gioia della risurrezione del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.

ORA MEDIA NONA

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
L'ora nona ci chiama
al servizio divino:
adoriamo cantando
l'uno e trino Signore.

San Pietro, che in quest'ora
salì al tempio a pregare,
rafforzi i nostri passi
sulla via della fede.

Uniamoci agli apostoli
nella lode perenne
e camminiamo insieme
sulle orme di Cristo.

Ascolta, Padre altissimo,
tu che regni in eterno,
con il Figlio e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona
Alleluia, alleluia, alleluia.

1° Salmo
SALMO 118, 65-72

Hai fatto il bene al tuo servo, Signore,
secondo la tua parola.
Insegnami il senno e la saggezza,
perché ho fiducia nei tuoi comandamenti.

Prima di essere umiliato andavo errando,
ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene,
insegnami i tuoi decreti.

Mi hanno calunniato gli insolenti,
ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti.
Torpido come il grasso è il loro cuore,
ma io mi diletto della tua legge.

Bene per me se sono stato umiliato,
perché impari ad obbedirti.
La legge della tua bocca mi è preziosa
più di mille pezzi d'oro e d'argento.

Antifona
Alleluia, alleluia, alleluia.

2° Salmo
SALMO 55, 2-7b. 9-14
Fiducia nella parola di Dio

Pietà di me, o Dio, perché l'uomo mi calpesta,
un aggressore sempre mi opprime.
Mi calpestano sempre i miei nemici,
molti sono quelli che mi combattono.

Nell'ora della paura, io in te confido:
In Dio, di cui lodo la parola.
In Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?

Travisano sempre le mie parole,
non pensano che a farmi del male.

Suscitano contese e tendono insidie,
osservano i miei passi,
per attentare alla mia vita.

I passi del mio vagare tu li hai contati,
le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?

Allora ripiegheranno i miei nemici,
quando ti avrò invocato:
so che Dio è in mio favore.

Lodo la parola di Dio,
lodo la parola del Signore,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?

Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie,
perché mi hai liberato dalla morte.

Hai preservato i miei piedi dalla caduta,
perché io cammini alla tua presenza
nella luce dei viventi, o Dio.

Antifona
Alleluia, alleluia, alleluia.

3° Salmo
SALMO 56
Preghiera del mattino nella sofferenza

Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te mi rifugio;
mi rifugio all'ombra delle tue ali
finché sia passato il pericolo.

Invocherò Dio, l'Altissimo,
Dio che mi fa il bene.

Mandi dal cielo a salvarmi
dalla mano dei miei persecutori,
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.

Io sono come in mezzo a leoni,
che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce,
la loro lingua spada affilata.

Innalzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.

Hanno teso una rete ai miei piedi,
mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa
e vi sono caduti.

Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.

Voglio cantare, a te voglio inneggiare:
svegliati, mio cuore,
svegliati arpa, cetra,
voglio svegliare l'aurora.

Ti loderò tra i popoli, Signore,
a te canterò inni tra le genti,
perché la tua bontà è grande fino ai cieli,
e la tua fedeltà fino alle nubi.

Innalzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.

Antifona
Alleluia, alleluia, alleluia.

Lettura Breve
Cfr. Col 1, 12-14

Ringraziamo con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. E' lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati.

V. Signore, rimani con noi, alleluia,
R. ormai si fa sera, alleluia.

Preghiamo
O Dio, che ci hai reso partecipi dei doni della redenzione, fa' che viviamo sempre la gioia della risurrezione del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti secoli dei secoli.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Alla cena dell'Agnello,
avvolti in bianche vesti,
attraversato il Mar Rosso,
cantiamo a Cristo Signore.

Il suo corpo arso d'amore
sulla mensa è pane vivo;
il suo sangue sull'altare
calice del nuovo patto.

In questo vespro mirabile
tornan gli antichi prodigi:
un braccio potente ci salva
dall'angelo distruttore.

Mite agnello immolato,
Cristo è la nostra Pasqua;
il suo corpo adorabile
è il vero pane azzimo.

Irradia sulla tua Chiesa
la gioia pasquale, o Signore;
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.

Sia lode e onore a Cristo,
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen

1a Antifona
Cristo è giudice dei vivi e dei morti: lo ha costituito Dio onnipotente, alleluia.

1° Salmo
SALMO 71, 1-11
Il potere regale del Messia

Dio, da' al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.

Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,
salverà i figli dei poveri
e abbatterà l'oppressore.

Il suo regno durerà quanto il sole,
quanto la luna, per tutti i secoli.
Scenderà come pioggia sull'erba,
come acqua che irrora la terra.

Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.

E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
A lui si piegheranno gli abitanti del deserto,
lambiranno la polvere i suoi nemici.

Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.

1a Antifona
Cristo è giudice dei vivi e dei morti: lo ha costituito Dio onnipotente, alleluia.

2a Antifona
In lui saranno benedetti tutti i popoli della terra, alleluia.

2° Salmo
SALMO 71, 12-19
Regno di pace e di benedizione

Egli libererà il povero che invoca
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.

Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.

Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia;
si pregherà per lui ogni giorno,
sarà benedetto per sempre.

Abbonderà il frumento nel paese,
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano,
la sua messe come l'erba della terra.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.

Benedetto il Signore, Dio di Israele,
egli solo compie prodigi.

E benedetto il suo nome glorioso per sempre,
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.

2a Antifona
In lui saranno benedetti tutti i popoli della terra, alleluia.

3a Antifona
Cristo ieri, oggi e sempre, alleluia.

Cantico
CANTICO Ap 11, 17-18; 12, 10b12a
Il giudizio di Dio

Noi ti rendiamo grazie,
Signore Dio onnipotente,
che sei e che eri,

perché hai messo mano
alla tua grande potenza,
e hai instaurato il tuo regno.

Le genti fremettero,
ma è giunta l'ora della tua ira,
il tempo di giudicare i morti,

di dare la ricompensa ai tuoi servi,
ai profeti e ai santi
e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi.

Ora si è compiuta la salvezza,
la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,

poiché è stato precipitato l'Accusatore;
colui che accusava i nostri fratelli,
davanti al nostro Dio giorno e notte.

Essi lo hanno vinto per il sangue dell'Agnello
e la testimonianza del loro martirio,
perché hanno disprezzato la vita fino a morire.

Esultate, dunque, o cieli,
rallegratevi e gioite,
voi che abitate in essi.

3a Antifona
Cristo ieri, oggi e sempre, alleluia.

Lettura breve
2 Cor 4, 13-14

Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato (Salmo 115, 10) anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.

Responsorio
R. Cristo è vivo per la potenza di Dio, alleluia, alleluia.
Cristo è vivo per la potenza di Dio, alleluia, alleluia.
V. Per noi fu debole fino alla croce.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Cristo è vivo per la potenza di Dio, alleluia, alleluia.

Antifona al Magnificat
La vostra tristezza si cambierà in gioia, e nessuno ve la toglierà, alleluia.

Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore

L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat
La vostra tristezza si cambierà in gioia, e nessuno ve la toglierà, alleluia.

Intercessioni
Uniti in fraterna esultanza invochiamo il Cristo risorto, costituito dal Padre principio e fondamento della nostra speranza:
O re della gloria, ascoltaci.
Signore Gesù, che con il tuo sangue e con la tua risurrezione sei entrato una volta per sempre nel santuario del cielo,
-- guidaci con te alla gloria del Padre.
Hai sostenuto la fede degli apostoli e hai accreditato la loro missione con la testimonianza del tuo Spirito,
-- fa' che i vescovi e i presbiteri siano efficaci messaggeri della tua parola.
Sei per tutti sorgente di riconciliazione e di pace,
-- fa' che i cristiani si uniscano in comunione di fede e di carità.
Per la fede nella tua risurrezione hai risanato lo zoppo alla porta del tempio,
-- volgi il tuo sguardo sui nostri malati e manifesta loro la tua gloria.
Sei la primizia della morte che salva e della risurrezione,
-- ammetti nella tua luce immortale coloro che hanno sperato in te.
Padre nostro.

Preghiamo
O Dio, che ci hai reso partecipi dei doni della redenzione, fa' che viviamo sempre la gioia della risurrezione del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen