Giotto, Assisi, Basilica Inferiore, Cappella della Maddalena, La cena in casa del fariseo (aprire la foto per la spiegazione)
[i]Maria di Magdala era entrata in scena nei Vangeli per la prima volta come una delle donne che assistevano Gesù e i suoi discepoli coi loro beni. In quell’occasione si era aggiunta una precisazione piuttosto forte: «da lei erano usciti sette demoni» (Luca 8,1-3)...
Di per sé, l’espressione poteva indicare un gravissimo (il sette è il numero della pienezza) male fisico o morale che aveva colpito la donna e da cui Gesù l’aveva liberata. Ma la tradizione, ripetuta mille volte nella storia dell’arte e perdurante fino ai nostri giorni, ha fatto di Maria una prostituta e questo solo perché nella pagina evangelica precedente — il capitolo 7,36-50 di Luca — si narra la storia della conversione di un’anonima «peccatrice nota in quella (innominata) città», colei che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, ospite in casa di un notabile fariseo, li aveva bagnati con le sue lacrime e li aveva asciugati coi suoi capelli.
[/i] Dall'articolo <a href="http://www.gliscritti.it/approf/2005/saggi/ravasi01.htm">Maddalena, gli equivoci da sfatare, di mons.Gianfranco Ravasi</a> presente su questo stesso sito <a href="http://www.gliscritti.it">www.gliscritti.it</a>.
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