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Sullo sfondo San Pietro ed il luogo del martirio di Pietro e dei protomartiri romani (clicca per il testo)

Foto di Riccardo Aperti.

La basilica di San Pietro sorta sul luogo della sepoltura di Pietro, nei pressi del Circo di Gaio e Nerone,
dove vennero martirizzati con Pietro i protomartiri romani


«Né interventi umani, né largizioni del principe, né sacrifici agli dei riuscivano a soffocare le voce infamante che l'incendio fosse stato comandato [da Nerone stesso]. Allora, per mettere a tacere ogni diceria, Nerone dichiarò colpevoli e condannò ai tormenti più raffinati coloro che il volgo chiamava Crestiani, odiosi per le loro nefandezze. Essi prendevano nome da Cristo, che era stato suppliziato ad opera del procuratore Ponzio Pilato sotto l’impero di Tiberio; repressa per breve tempo, quella funesta superstizione ora riprendeva forza non soltanto in Giudea, luogo d’origine di quel male, ma anche nell’urbe, in cui tutte le atrocità e le vergogne confluiscono da ogni parte e trovano seguaci. Furono dunque arrestati dapprima coloro che confessavano, poi, sulle rivelazioni di questi, altri in grande numero furono condannati non tanto come incendiari quanto come odiatori del genere umano. E alle morti furono aggiunti i ludibri, come il rivestirli delle pelli di belve per farli dilaniare dai cani o, affissi a delle croci e bruciati quando era calato il giorno, venivano accesi come fiaccole notturne. Nerone aveva offerto i suoi giardini per tali spettacoli e dava dei giochi nel circo ora mescolandosi alla plebe vestito da auriga, ora stando ritto sul cocchio».

(da Tacito, Annales 15,44,2-5)



Tacito racconta nei suoi Annali della persecuzione dei primi martiri di Roma – i protomartiri romani – nella quale fu ucciso anche Pietro. Il fatto avvenne nei giardini neroniani, cioè nel Circo di Gaio e Nerone che era alle pendici del colle Vaticano. L’attuale obelisco di piazza S. Pietro era al centro della spina di tale Circo che segnava il percorso sul quale si sfidavano le quadrighe nelle corse.
L’obelisco fu spostato da Papa Sisto V che volle erigerlo dinanzi alla basilica. Il sito originario in cui era posto è attualmente indicato da una lapide in terra posta alla sinistra della basilica vaticana, poco oltre l’attuale nartece, che ricorda così l’ubicazione del Circo nel quale furono martirizzati Pietro ed i suoi compagni nell’anno 64 d.C.
Sul fianco destro del Circo, proprio sotto l’attuale basilica, sorgeva una necropoli a cielo aperto, nella quale Pietro venne sepolto dopo il martirio. Parte della necropoli è stata riportata alla luce dagli archeologi nel secolo scorso. Essi hanno potuto così raggiungere nei loro scavi il luogo della sepoltura del primo degli apostoli. Il sito è attualmente visitabile, con ingresso proprio a fianco del luogo dove era anticamente eretto l’obelisco.

Questa foto appartiene ad una Gallery del sito <a href="http://www.gliscritti.it">www.gliscritti.it</a>.
La mostra è stata esposta presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, a cura dell'Ufficio Catechistico della diocesi di Roma <a href="http://www.ucroma.it">www.ucroma.it</a>. Tutti i testi della mostra sono on-line al link <a href="http://www.gliscritti.it/approf/mbibbia/mbibbia2008.htm">Storia e teologia della Bibbia</a>.
Per ulteriori approfondimenti, vedi su questo stesso sito la sezione <a href="http://www.gliscritti.it/tematiche/argomento/s_scrittura.htm">Sacra Scrittura</a>.

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