La croce rinvenuta negli scavi di Ercolano e di Pompei
E' noto che le prime due rappresentazioni artistiche conosciute della crocifissione - dopo quelle dell'arte funeraria nei sarcofagi che sono di un secolo almeno precedenti - sono conservate in un pannello ligneo della porta della basilica di Santa Sabina in Roma ed in una formella eburnea oggi al British Museum di Londra (entrambe vengono datate fra il 420 ed il 430 d.C.). Le precede tutte cronologicamente il graffito anti-cristiano che ironizza sul crocifisso, opera probabilmente di un paggio imperiale del Palatino (I metà del secolo III d.C.). Meno note sono le due croci di Ercolano e Pompei, sicuramente anteriori al 79 d.C., anno della distruzione delle due città. In un articolo del 1993, Margherita Guarducci è ritornata su questi due reperti discussi, concludendo: "Essi sono dunque i più antichi esempi di simbolismo alfabetico cristiano e dimostrano che ben presto si cominciò a riconoscere nel tau (T) la mistica espressione della croce di Gesù". (M.Guarducci, La cosiddetta croce di Ercolano, Atti della Accademia Nazionale dei Lincei: Rendiconti, serie IX, CCCXC, 1993, IV, 2, pp.221-228). Ulteriori spiegazioni alle singole foto della Gallery.