Sarcofago di Giunio Basso (Museo del Tesoro della Basilica Vaticana)
Fonte: Ranuccio Banchi Bandinelli e Mario Torelli, L'arte dell'antichità classica, Etruria-Roma, Utet, Torino 1976.
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Giunio Basso, praefectus urbis, morì nel 359 d.C.
Era stato appena battezzato. Come dice l'iscrizione era, infatti, neofitus. Era probabilmente il figlio di un altro Giunio Basso che era stato console nel 331 e che aveva probabilmente edificato la basilica detta di Giunio Basso.
L'iscrizione leggibile sopra il registro superiore recita:
Iun(ius) Bassus v(ir) c(larissimus) qui vixit annis XLII men(sibus) II in ipsa praefectura urbi neofitus iit ad deum VIII Kal(endas) Sept(embres) Eusebio et (H)ypatio co(n)ss(ulibus).
Più in alto, si legge invece:
h]aec Ba[3] / [3 ge]neri(?) ma[trisque? 3] / [3]o regi COI[3] / [3 pra]efectorum [3]ere m[3] / [3] praefectur[ae car]mina pro me[ritis] / [hic mo]derans plebem patriae sedemque se[natus] / [ur]bis perpetuas occidit ad lacrimas / [nec l]icuit famulis domini gestare feretrum / [c]ertantis populi sed fuit illud onus / [fle]vit turba omnis matres puerique senes[que] / [fle]vit et abiectis tunc pius ordo togis / [flere vide]bantur tunc et fastigia Romae / [sacrae tu]nc gemitus edere tecta viae / [3]s spirantum cedite honores / [3] mors quod huic tribuit
Il sarcofago appartiene al Museo del Tesoro della Basilica Vaticana, ma è visibie in copia anche presso il Museo Pio-cristiano dei Musei Vaticani ed il Museo della Civiltà Romana all'EUR.