- Precedente
- 96 di 96
- Prossimo
Panorama dal monte Carmelo
La scelta del Carmelo non è casuale: anche per i cananei era una montagna sacra. Bàal era detto «il cavalcatore delle nubi»... Yahweh chiede un culto esclusivo: Bàal è il Dio della natura, della fecondità, Yahweh è il Dio della storia e della libertà. Chi è il vero Dio?
Il giudaismo posteriore, del quale troviamo traccia oltre che nella letteratura apocalittica apocrifa, anche nello stesso Antico Testamento, ha molto sviluppato il racconto biblico di Elia, creando e moltiplicando delle leggende intorno alla sua figura, ritenendolo il sommo sacerdote della fine dei tempi e mettendo l’accento sulla sua venuta escatologica. Quest’aspettativa, espressa in Malachia (3,23-24), dominava tra i giudei dell’epoca di Gesù, come dimostrano episodi come Giovanni 1,21 dove i farisei domando a Giovanni Battista se è lui Elia.
Certo la figura di Giovanni Battista non poteva non impressionare i suoi contemporanei per le misteriose somiglianze con Elia (vedi Lc 1,17). Come lui vestiva rozzo e ispido indumento, preferendo luoghi solitari e un tenore di vita pieno di privazioni e digiuni (2Re 1,7-8: Mt 3,4). Aveva lo stesso coraggio del profeta Elia nell’affrontare i re per denunciarne le colpe, come l’adulterio di Erode (1Re 18,17-18; Mc 6,17-20). Gesù stesso, tracciando l’elogio di Giovanni Battista, dichiara che era animato dallo stesso zelo di Elia nel ricondurre il cuore dei figli verso il padre e preparare la via a Signore (Mt 11,7-14). Non solo: con decisione afferma che l’atteso profeta Elia è già venuto nella persona del precursore (Mt 17,10-13).
«Tre giorni prima della venuta del Messia Elia verrà, starà sulla montagna del Signore, piangerà e si lamenterà e poi dirà: Montagna del Signore, fino a quando sarai afflitta? L’eco della sua voce risuonerà da un capo all’altro del mondo. Ma egli aggiungerà ai figli di Israele: la pace è venuta nel mondo! Il secondo giorno Elia verrà, si fermerà sulle montagne di Israele e dirà: la salvezza è venuta nel mondo! In quell’ora il Santo, Benedetto Egli sia, manifesterà la gloria del suo Regno a tutti gli abitanti del mondo» (Pes. Rabbati).
Il giudaismo posteriore, del quale troviamo traccia oltre che nella letteratura apocalittica apocrifa, anche nello stesso Antico Testamento, ha molto sviluppato il racconto biblico di Elia, creando e moltiplicando delle leggende intorno alla sua figura, ritenendolo il sommo sacerdote della fine dei tempi e mettendo l’accento sulla sua venuta escatologica. Quest’aspettativa, espressa in Malachia (3,23-24), dominava tra i giudei dell’epoca di Gesù, come dimostrano episodi come Giovanni 1,21 dove i farisei domando a Giovanni Battista se è lui Elia.
Certo la figura di Giovanni Battista non poteva non impressionare i suoi contemporanei per le misteriose somiglianze con Elia (vedi Lc 1,17). Come lui vestiva rozzo e ispido indumento, preferendo luoghi solitari e un tenore di vita pieno di privazioni e digiuni (2Re 1,7-8: Mt 3,4). Aveva lo stesso coraggio del profeta Elia nell’affrontare i re per denunciarne le colpe, come l’adulterio di Erode (1Re 18,17-18; Mc 6,17-20). Gesù stesso, tracciando l’elogio di Giovanni Battista, dichiara che era animato dallo stesso zelo di Elia nel ricondurre il cuore dei figli verso il padre e preparare la via a Signore (Mt 11,7-14). Non solo: con decisione afferma che l’atteso profeta Elia è già venuto nella persona del precursore (Mt 17,10-13).
«Tre giorni prima della venuta del Messia Elia verrà, starà sulla montagna del Signore, piangerà e si lamenterà e poi dirà: Montagna del Signore, fino a quando sarai afflitta? L’eco della sua voce risuonerà da un capo all’altro del mondo. Ma egli aggiungerà ai figli di Israele: la pace è venuta nel mondo! Il secondo giorno Elia verrà, si fermerà sulle montagne di Israele e dirà: la salvezza è venuta nel mondo! In quell’ora il Santo, Benedetto Egli sia, manifesterà la gloria del suo Regno a tutti gli abitanti del mondo» (Pes. Rabbati).