Gerico neotestamentaria: il Laconicum nel palazzo di Erode
Il laconicum, o sudatorio, nelle terme del palazzo erodiano di nord.
Lc 19,1-10
Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Monte delle Tentazioni (Jebel Quruntul; Deir el-quruntul).
Sulle montagne che dominano da nord-ovest la pianura di Gerico a far da sfondo al Tell es-Sultan e quasi aggrappato alla roccia, a metà costa, sorge uno dei più antichi monasteri cristiani, il monastero greco-ortodosso della Quarantena. Originariamente vi era una fortezza erodiana risalente al tempo dei Maccabei (cfr 1Mac 16,15; el-Doq, il "duce"). Il monastero greco-ortodosso fu edificato alla fine del secolo scorso attorno alle grotte che servivano da abitazione agli anacoreti del deserto che abitavano quel luogo fin dal V secolo. Già nel Medioevo il monte è detto della Quarantena, in ricordo delle tentazioni di Cristo.